– Dopo aver letto le cronache dei quotidiani, mi sono messo a studiare il bilancio dell’ATAC, l’azienda dei trasporti romana, che ha un buco di bilancio colossale e, nonostante riceva fra giorni un regalo di 110 milioni di Euro, ha minacciato – per bocca della solita demente letizia del Sindaco Ignazio Marino, che se la città non riceverà dallo Stato altri 140 milioni di Euro l’ATAC andrà fallita già nel mese di ottobre. Marino ha annunciato che, per incassare, metterà finalmente gli amministrativi in sovrannumero sugli autobus a staccare biglietti – ed era ora. Ma a parte il fatto che non credo che alla fine sarà in grado di farlo, mi interessa capire quanto sia il buco, se esista una possibilità reale di salvare l’ATAC e come. Nel frattempo, al rientro dalle ferie di agosto, Roma si è risvegliata con un taglio veramente durissimo al numero delle linee di autobus esistenti. Nei quartieri in cui mi muovo io (magari sarà una coincidenza) una linea su quattro è stata soppressa, la gente si ammazza per salire sugli altri autobus ed i tempi di percorrenza sono necessariamente ancora aumentati. Temo che noi si sia arrivati ad una situazione di non ritorno. Ma di fatto non esiste una opposizione al Tonto Magno del Campidoglio, l’uomo che ha rivoluzionato il ciclismo dopo Marco Pantani. La destra, coinvolta in scandali finanziari, di corruttela e di violenza politica, non esprime nulla, se non rumori di reflusso digestivo. Il PD è in mano a Goffredo Bettini, quindi alla corrente che prima ha distrutto Roma e poi ha messo quel pupazzo dell’attuale Sindaco a fare la cornacchia spaventapasseri in cima al cumulo di macerie. Il vicesindaco Nieri, di SEL, sulla questione dell’ATAC ci si sta giocando non solo la credibilità e la carriera, ma forse persino la fedina penale. Il partito dei palazzinari, guidato dalla famiglia Marchini, tiene banco facendo sorridere con arguzia e sarcasmo – ma non offre soluzioni. Sembra di assistere ad una parodia della morte di Megalopoli pronosticata da Roberto Vacca oltre 40 anni fa. Roma muore, ma senza tecnologia, Per pura ignavia, imbecillità, disonestà, volgarità, piccineria. La soluzione? Togliamo i mezzi pubblici e blocchiamo il traffico, così non se ne accorge nessuno…

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