– Lo scandalo del MPS Monte dei Paschi di Siena, sommato allo scandalo di AdR Aereoporti di Roma, mostra una faccia nuova di Mario Monti e della sua direzione politica. Quest’uomo, che da 15 mesi tiene sotto ricatto tutti, non solo è il responsabile maggiore, cosciente e volontario della crisi strutturale che sta scuotendo l’Italia dalle fondamenta, ma è anche corresponsabile di alcune scelte politicamente inaccettabili e forse persino illegali. Non si è fermato davanti a nulla pur di ricapitalizzare le banche, stremate dai loro stessi errori e corruttele, contribuendo a far pagare a noi cittadini tutto il costo della crisi bancaria internazionale, ma ha anche giocato sporco, usando denari pubblici per creare situazioni di turbativa del mercato (senza l’aiuto del governo Monti MPS non esisterebbe più, ed il PD ed il PdL sarebbero alla sbarra degli accusati per aver contribuito ad affondare la più antica banca del pianeta) ed usando i decreti legge per permettere operazioni illegali (come la cessione da parte di Benetton dei propri terreni di Maccarese ad AdR nonostante ciò fosse esplicitamente impossibile ed inaccettabile, prendendo per giunta questa decisione dopo lo scioglimento delle Camere, quindi in una situazione di incostituzionalità). Torniamo ad una questione più volte sollevata. Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema e Romano Prodi hanno gestito in maniera pressoché univoca e concorde il Paese per quasi 20 anni, portandolo allo sfacelo. Non riuscendo gli uni a prevalere sugli altri, Berlusconi è stato combattuto sul piano morale – mai sul piano politico, perché su quel piano PD e PdL sono sempre stati correi (pappa e ciccia, insomma). Monti è arrivato come il Terminator e gode apparentemente di impunità non solo giudiziaria (come il PD) ma anche morale (come il PdL), mostrandosi come la sintesi dei difetti peggiori della partitocrazia della Seconda Repubblica. Mai come oggi, per dare una spallata a questo sistema, ci vorrebbe fantasia. Invece noi abbiamo una setta religiosa di fanatici in parte filofascisti (Beppe Grillo) e poi decine di sigle di piccoli satelliti dell’esplosione dei grandi pianeti, pieni di riciclati innominabili. Come voteremo? Come votano sempre gli italiani: con il voto di scambio. Alla fine la maggior parte degli indecisi voterà seguendo le promesse di posti di lavoro, specialmente al Sud. Mario Monti, qualunque sia il risultato, continuerà a ricattare tutti, la crisi peggiorerà. Dobbiamo inventare qualcosa di veramente diverso, pazzesco, fuori dagli schemi, per salvare la democrazia senza spargimento di sangue ulteriore. Perché dico ulteriore? I dati vengono segretati. Dal gennaio al dicembre 2012 oltre 300 imprenditori e commercianti si sono tolti la vita per i debiti. Debiti contratti perché lo Stato esigeva da loro tasse per introiti che non avevano incassato – o perché le banche avevano smesso di dare loro le fidejussioni promesse. In un anno sono scomparse 350mila piccole imprese, oltre 3 milioni di posti di lavoro. Questo è il sangue degli italiani, versato per salvare le banche ed il sistema dei partiti della Seconda Repubblica e dell’orrore della finanza globale.

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