– Vergogna, Sindaco IGNAZIO MARINO, vergogna. E pensare che le ho dato il mio voto. Lei ha promesso mari e monti ed ha confermato tutte le pastette corruttive di Roma, non ha toccato nessun centro di potere, ma gli si è asservito, ha tagliato in due la città con una modifica del traffico al centro che dimostra solo la sua disumanità o imbecillità, e dopo aver detto per mesi che un buon amministratore i soldi li trova, ora ricatta lo Stato e minaccia di bloccare Roma se il governo non paga i suoi debiti. Vergogna, lei è una vergogna per tutti noi. Noi romani non siamo i suoi ostaggi. Noi paghiamo la tassa sui rifiuti, quindi lei deve continuare a farla raccogliere. Se lei è incapace di gestire una città, e lo ammette lei stesso, se ne vada. Si vergogni, mio Dio, lei sta dimostrando che un cretino è peggio di un bandito. Se ne vada subito, lei è una maledizione del cielo. E non ci minacci. Siamo pigri, tronfi, cialtroni, magari ladri. Ma stavolta, se lei veramente ne combina un’altra, allora anche vecchi ciccioni come me verranno a prenderla in Campidoglio, lei e le sue biciclettine da bamboccio, e le diranno il fatto suo. Abbia un sussulto di dignità: si dimetta.

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