La cagnara che sta avvolgendo il dibattito sul Comune di Roma è divenuta insopportabile, specialmente perché i Romani tutti (me compreso) stanno alacremente collaborando a peggiorare la situazione. Cerchiamo di rimettere i piedi a terra. Primo: il Comune ha un bilancio in profondo rosso. I motivi sono semplici da spiegare: troppi soldi gettati per pagare clientele e criminali, come dimostrano l’inchiesta su Mafia Capitale, i disastri dell’AMA, dell’ATAC e dell’ACEA e la diminuzione di gettito fiscale contrastata solo con l’aumento delle vessazioni di stile medievale a carico della popolazione. La Giunta Alemanno e la Giunta Marino hanno entrambe peggiorato la situazione, perché sia la cosiddetta destra che la cosiddetta sinistra devono sostenere carrozzoni disumani – perché la gente chiacchiera al bar, litiga in TV ma poi vota a capo chino il padrino che garantisce un posto di lavoro, un’eccezione ad un regolamento e via di seguito. I Romani non la vogliono una Giunta che funzioni finché non si sentiranno di avere abbastanza soldi sicuri in tasca e dei privilegi garantiti – e non avranno mai soldi sicuri e privilegi garantiti fin quando le cose continueranno a peggiorare. Secondo: detto questo, cancellate tutte le insopportabili stupidaggini che dice e fa Marino, la sua ricetta è semplice: ottenere maree di soldi per le Olimpiadi (sapendo già ora che non ce le daranno, e poi spiegherò perché) e per il Giubileo. L’idea non é di risanare la situazione, ma di rifinanziare lo sfacelo. Questo è il programma del PD e – viste le albe che incombono – potrebbe funzionare. Con quei soldi non rifarà le strade se non al centro, non farà funzionare le scuole, non farà funzionare i mezzi pubblici, non libererà le strade dai bagarini e dagli irregolari che ci fanno fare figure di merda con i turisti, ma darà al banditismo semplice (il cittadino comune, quindi io, quindi noi tutti) qualche caramellina all’anice ed al banditismo composto (partiti, bande delle magliane, clan mafiosi e tribù tzigane d’assalto) milioni, nella speranza che costoro, che controllano di fatto il territorio, si prendano la briga di migliorare qualcosa nelle strade di modo da avere essi stessi una vita migliore. Insomma, per dirla marxianamente: mentre il capitalismo è morto, il partitismo medievale dell’eterno valvassinismo romano pensa a rimettere in moto il principio di accumulazione barbarica precapitalistica, nella speranza che Roma funzioni esattamente al contrario del resto del Pianeta. Terzo: non ci si può attendere un aiuto dal governo dello Stato (se non sotto forma di soldi a pioggia), perché l’attuale governo non é in grado di gestire null’altro se non le ridicole lotterie e gratta-e-vinci con cui vengono gestiti Camera e Senato, fingendo di promulgare ed in realtà cercando di evitare il benché minimo sommovimento nella speranza superstiziosa che – non facendo nulla – i problemi si dimentichino di noi. Funziona? Credo di no, ma la gente è pigra e superstiziosa, quindi pensa che rimanderà a casa Matteino votando Matteone o il Nazigrillismo e che quindi tutto cambierà – sapendo sotto sotto che sta perdendo tempo e quindi votando per il crimine organizzato, in base allo stesso principio per cui prima votava Berlusconi: quello è un ladro bravo, saprà migliorare la nostra vita e ruberà anche per noi. Quanto alle Olimpiadi: queste vengono assegnate in base ad alcuni criteri vincolanti: a) quante mazzette pagheremo (e qui non ce la facciamo perché posti come Boston ed Amburgo hanno padrini più ricchi ed entusiasti); b) i nostri impianti sportivi – una catastrofe, specie ora che Malagò, che è il maggiore responsabile delle ruberie per i Mondiali di Nuoto e gli impianti finanziati a colpi di miliardi e mai iniziati, è addirittura a capo del CONI; c) la nostra capacità di accogliere e trasportare atleti e spettatori (c’è bisogno di dire qualcosa?); d) gli sponsor (a Boston hanno università miliardarie, multinazionali della chimica e dell’informatica, noi abbiamo Panpepato Mazzancolli, La Gneppa di Ziatetta, i Frollini di Minchionicchio, la Mozzarella Porcospina e il lecca-lecca alla kryptonite); e) la sicurezza. Signori, insomma!!! Riccardo Magi, che in Consiglio Comunale di Roma rappresenta non tanto e non solo il Radicalosauro in estinzione, ma il comune senso del pudore e dell’opportunità, ha votato contro. Ha fatto il suo dovere. Le Olimpiadi non ce le daranno, ma spenderemo miliardi nell’attesa per quelle cose orribili di cui sopra. Quindi? Ci teniamo Marino fino alla sua morte? Continuiamo ad avere le buche nelle strade, gli spacciatori davanti all’androne di ogni casa, gli autobus dedicati a Buchenwald, la metropolitana di Playmobil, l’acqua corrente piena di schifezze e con perdite pazzesche per la canalizzazione rovinata? L’immondizia per strada e Cerroni che fa i milioni persino post mortem? Zetema che finge di fare cultura ma divide tra pochi puzzoni senza valore i soldi senza i quali gli artisti veri fanno la fame, mentre la popolazione passa il tempo libero mangiando e bevendo perché non sa fare altro? Oppure votiamo Grillo che non ha la benché minima idea di cosa fare e come farlo? Ve la immaginate Taverna Sindaco che discute con gli Uffici tecnici delle scie chimiche e si fa convincere che la metà del corpo dei vigili urbani fa la guardia agli UFO? Possiamo farlo. Finora abbiamo dimostrato che Roma la vogliamo proprio così. Oppure, invece di sperare in Alfio o qualche altro capobastone che ha progetti personali, cerchiamo di azzerare e ripartire dalle cose che funzionano. Togliamo la licenza all’ATAC ed all’ACEA. Ridisegniamo un nuovo modo di spostarsi per la città senz’auto ma anche senza soffrire. Chiudiamo la città ai pullman turistici. Annulliamo le praebende per i capi-bastone e rimettiamo a posto le strade. Ripristiniamo la legalità sulle strade, abbassiamo le tasse, costruiamo attività che creino plusvalore e siano integrative, cancelliamo le circoscrizioni (i municipi) come istituzioni politiche e ripristiniamone le funzioni originarie di semplificazione burocratica, ripuliamo il corpo dei Vigili Urbani, rimettiamo la Polizia per strada per far rispettare le regole. E se saremo bravi, ma proprio tanto bravi, nel 2024 organizzeremo a Roma il Campionato Mondiale di Bocce. Ve lo prometto, quello potremo (un giorno) permettercelo.

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