Valentino Parlato aveva ragione. Dio non c’è, o se ne frega di noi. L’ennesima prova: Valentino, che era una persona per bene, un uomo di una grandissima intelligenza, di enorme cultura e passione, capace di imparare dai propri errori e di fare un passo indietro per salvare ciò che amava – perché “Il Manifesto” era un grande giornale di opinione della borghesia travagliata e piena di passione civile (cui appartenevano anche Pier Paolo Pasolini, Giangiacomo Feltrinelli, Giorgio Gaber, Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Lucio Magri e Fabrizio De André)… Valentino non c’è più. Invece Bruno Vespa c’è ancora.
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