Prima sera da Bolognese. Pioviccica. Olga e Gianluigi mi fanno un regalo immenso, mi danno appuntamento in una Trattoria – Da Vito. All’angolo con Via Paolo Fabbri 43. Casa Guccini. La Trattoria in cui Francesco ha passato anni, portandoci Dalla e tutti i suoi migliori amici. Non ho fatto a tempo nemmeno ad emozionarmi. Vito mi aspettava, senza sapere chi fossi, fuori dalla porta, e mi ha chiesto se non fossi uno di quei coglioni che ha votato Renzi. Dopo cinque minuti mi sono sentito a casa. Lo so, lo so bene che fosse solo una proiezione, che non appartengo, che sono un infiltrato. Ma ero seduto ad un tavolino al quale, certamente, era seduto uno dei miti della mia gioventù (che non accenna a terminare), con Vito che chiacchierava e mi parlava di mille cose che condivido e che conosco. “Siamo sempre in meno a saperle”, mi dice accorato. Non so dirvi nemmeno cosa abbia mangiato, ero solo emozionato come un ragazzino e felice come si dovrebbe essere tutti, almeno una volta nella vita. Poi mi sovviene un particolare. Uno degli amici più stretti di Francesco Guccini è sempre stato Bonvi, il creatore di Nick Carter, di Cattivik, di Lupo Alberto e delle Sturmtruppen. Vi ricordate gli sfigati soldati tedeschi? Il rappresentante del Fascio si chiamava “il fiero alleato Galeazzo Musolesi”. Come la strada in cui splende la Trattoria da Vito. Io c’ero. La vita è un dono meraviglioso. Meraviglioso. Buonasera, Bologna!!!
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