Adesso si dovrebbe essere talmente bravi da lasciar da parte le emozioni – ed anche persone che stimo moltissimo stanno facendo l’opposto. Adesso bisognerebbe pretendere da TUTTI una via d’uscita diversa. Personalmente: io non lo voglio Matteo Renzi. Il “job’s act” è un progetto perdente e sbagliato, la “buona scuola” è stata una riforma sbagliata, la riforma delle banche è sbagliata e pericolosa, le promesse non mantenibili fatte nell’ultimo mese sono pericolose e demagogiche… quasi tutto ciò che ha iniziato Renzi mi trova armato, sulla sponda opposta, colmo di orrore. Ma su questa sponda, insieme a me, non ci sono Grillo e Salvini, anche se credo nell’utilità del progetto di reddito di cittadinanza, se accompagnato con una riforma radicale della Pubblica Amministrazione, che ne riduca gli effettivi di almeno i due terzi. Matteo Renzi ha ragione: ha vinto chi dice NO, ora queste stesse persone ci dicano cosa fare. Non lo faranno, e la palla tornerà in mano sua. Ma se la scelta è tra un progetto profondamente sbagliato, antidemocratico, non efficiente, non trasparente (il renzismo) e l’assenza di un progetto (tutti gli altri), cosa si deve fare? Una risposta sola: impegnarsi personalmente in politica. Sapendo che non esiste un partito credibile, ma che senza partiti la politica non si fa. Sapendo che non esiste una volontà popolare costruttiva, ma solo rabbia, disperazione e insipienza. Sapendo che non esistono spazi, ma solo interstizi – a meno di non avere i miliardi, come Trump, e fottersene di tutto. Questa campagna referendaria dovrebbe finalmente svegliare i quarantenni, dire loro che è finito il tempo in cui reagivano soltanto, che ora finalmente dovrebbero agire. Dire che quando eravamo giovani noi tutto era diverso e più facile è allo stesso modo vero e falso. E comunque la mia generazione ha combinato un casino. Ma in nome dei nostri sbagli non si può piagnucolare, incazzarsi, e poi tirarsi indietro. Negli ultimi sei anni ho seguito diversi progetti apparentemente forieri di speranza: Fermare il Declino, Zeropositivo, e via dicendo. Alla fine mi sono accorto che alla guida di questi movimenti c’erano pazzi vanitosi e lecchini che cercavano un posto per sé e non avevano voglia di cambiare il sistema – non avrebbero nemmeno saputo immaginare come. Esattamente come nel M5S, che però ha avuto a disposizione un mare di soldi per farcela. Io non ho un orizzonte di 30 anni per cambiare il Paese, ma ci sono e metto il dito dove posso, cambiando a volte cose minuscolissime, ma quasi completamente da solo. Perché i quarantenni non esistono, stanno ancora valutando se e quando uscire dalla casa dei genitori. Se questa generazione non ha le palle per battersi, o è rappresentata da Di Maio e Di Battista, che muoia.

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