– Sinceramente non capisco la meraviglia e la costernazione espressa da tante persone alla notizia che Silvio Berlusconi intende candidarsi nuovamente come presidente del consiglio alle elezioni della primavera prossima. Lo avevo scritto già a novembre che le sue dimissioni erano un passaggio necessario (per lui) per tornare al potere come salvatore della Patria. A chi mi prese in giro ripeto l’analisi di allora. Chi lo segue (Monti) non riuscirà a cambiare una sola virgola della crisi ma farà approvare con l’appoggio del PD leggi che altrimenti avrebbero scatenato la guerra civile. E quando la popolazione sarebbe stata stremata dalle nuove leggi, Berlusconi sarebbe tornato fra due ali di folla per salvare il Paese. Così non sta esattamente accadendo, perché nel frattempo Beppe Grillo ed il suo Movimento stanno occupando un grandissimo spazio a destra, per giunta scippando voti alla sinistra incapace ed infigarda. Ma Berlusconi la vede giusta. Se Grillo prende il 20%, non ci sono governi possibili senza almeno uno dei due comici. O Berlusconi comanda insieme a Grillo, o la sinistra, per escludere Grillo, prosegue l’accordo ABC anche dopo le elezioni, col risultato che Grillo crescerá ancora di più. Ma queste sono pinzillacchere. Il fatto è che ancora una volta si andrà a votare forze politiche senza nessun progetto, nessuna soluzione, nessuna idea a parte la perpetuazione di se stesse. Ed il Paese continuerà a morire o a prepararsi per un’esplosione di violenza senza pari.
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