– La questione dei reparti dell’Ilva di Taranto che sono stati chiusi per ordine della magistratura è una questione di fondamentale importanza. Il governo italiano ed i partiti di maggioranza si sono infuriati per tre ragioni: a) il ministero dell’ambiente aveva stabilito che l’aumento di tumori nella zona, gli scarichi velenosi e le esalazioni, gli smaltimenti dei resti etc non erano dovuti alla fabbrica e comunque non arrivavano al punto di giustificare una sua chiusura; b) è la politica a decidere se una fabbrica inquina o no, non la magistratura (che si sostituirebbe quindi alla politica); c) chiudendo le fabbriche come Ilva si impedisce agli stranieri a venire a produrre in Italia. Tutte e tre le affermazioni sono false. Al contempo, come si usa dire, i sindacati e la Regione Puglia, retta dall’ecologista Nichi Vendola, volano basso. Prima bugia: Il Ministero può sovvertire ciò che dice la scienza? Certo, ma non può farci credere che smetteremo di morire di cancro. Il cancro è extraterritoriale e non rispetta le leggi italiane ed europee. Seconda bugia: Il ministero dell’ambiente può aver stabilito ciò che vuole, politicamente, ma la magistratura ha l’obbligo di difendere la vita dei cittadini ed ha in mano delle leggi e dei parametri stabiliti dall’Unione Europea. Secondo quei parametri la fabbrica va chiusa. I magistrati non stanno facendo politica, non stanno arrestando il ministro, ma chiudono la fabbrica. Terza bugia: gli stranieri non vengono a produrre in Italia perché le tasse sono altissime, la polizia non difende l’incolumità delle imprese e dei suoi dipendenti, la burocrazia rende quasi impossibile gestire un’azienda, la logistica e le infrastrutture italiane (al sud) sono ferme al 19° secolo, il sistema di approvigionamento energetico non é stato ammodernato ed è troppo costoso e insicuro. Quale è la verità, allora? Che lo Stato ha ricoperto d’oro la famiglia Riva per continuare a far funzionare Taranto. Riva non ha rispettato le regole, minacciando di chiudere. Se si chiude, migliaia di famiglie sono senza lavoro, Taranto sprofonda nella miseria, nessuno é in grado di pagare i miliardi che sono necessari per bonificare l’orrore del disastro ecologico dell’Ilva. Cosa fare? La politica dei partiti reazionari ed ultrareazionari che comandano l’Italia (PD, IDV, SEL, UDC, FLI, Leganord, PdL, API, AN etc etc etc) scelgono di continuare a far morire ciitadini come in una guerra, in cui si lanciano armate alla conquista di obiettivi strategici sapendo che in tantissimi moriranno – e si rifiutano di affrontare il problema. I cittadini stanno zitti, sperando che a morire di cancro sia il vicino di casa. E noi? Perché non accedere ai denari destinati dalla UE alla bonifica dei territori particolarmente inquinati ed impiegare gli operai dell’Ilva in quella operazione, lasciando la magistratura a costringere Riva a restituire i soldi che avrebbe dovuto usare per la riconversione degli impianti e che lui ha usato altrimenti? Perché non fare qualcosa per il futuro, invece di gettare benzina sul presente sperando che carbonizzandosi scompaia dalla vista?

Lascia un commento