– Le agenzie di stampa riportano oggi il seguente dato ufficiale: “Il debito delle Amministrazioni Pubbliche nel giugno 2012 è aumentato di 6,6 miliardi di Euro rispetto a maggio con un nuovo massimo storico pari a 1.972,9 miliardi di Euro”. Questo nonostante ed a causa del Governo Monti. Questo nonostante ed a causa dei tagli promessi, fatti o poi smentiti. Questo nonostante ed a causa delle sofferenze fiscali, della caccia all’uomo, di Equitalia, di tutto. Lo so che Mario Monti sarebbe contentissimo che da questo dato si traessero le conclusioni e lo si facesse dimettere, perché il suo governo, per arginare questa marea, non può far nulla: perché non sa farlo, perché è debole, perché è corrotto e compromesso, perché non ha i numeri in Parlamento, perché non ha l’appoggio popolare. Ma i partiti della coalizione politica cieca e reazionaria che lo sostengono (PD, PdL e Cosa Bianca) non vogliono che si voti subito, perché non hanno nessuna proposta efficiente. Non dico alternativa, che lo so che è chiedere troppo, non si può spremere acqua da una pietra, ma mi basterebbe che fosse efficiente. A noi tutti basterebbe che fosse efficiente. E comunque tacciamo, perché quei soldi sono finiti nelle nostre tasche, anche nelle nostre tasche. Crediamo almeno. Non ci accorgiamo del fatto che le sofferenze a venire saranno ancora peggiori, che abbiamo perso tempo e siamo andati nella direzione sbagliata. Non potendo più pagare ai creditori pagheremo agli usurai senza legge – le banche e i fondi di investimento che si comprano il nostro debito a interessi stellari. E noi zitti. Anche Grillo sta zitto, perché una soluzione non l’ha nemmeno lui. Molti di loro ragionano oramai come gli “altri”. Uno di loro, ieri, mi ha detto: “Se diciamo alla gente che ognuno di noi è corresponsabile, perdiamo voti”. Qui, invece, non si fanno sconti. La stragrande maggioranza dei dipendenti della Pubblica Amministrazione deve essere licenziata. Nei confronti delle banche e delle istituzioni finanziarie, la magistratura deve trovare il supporto politico per ridurne le pretese e far loro pagare ciò che non hanno pagato – come nel caso dell’Ilva di Taranto. I soldi ai ricchi non si rubano, perché la ricchezza non è un crimine. I soldi si prendono ai ladri, schiacciando la criminalità organizzata (con quattro anni del bilancio della mafia, della ndrangheta e della camorra si azzera il debito), licenziando gli esuberi, chiudendo le fabbriche che non producono ricchezza. Subito. Spiegando alla gente come e perché. Dando loro un lavoro pagato per smontare, invece che far perdurare, l’orrore che esiste. Subito.

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