Esistono cose che, nella vita, finiscono sempre in modo simile. Non importa cosa facciamo durante quel periodo, più o meno lungo, in cui incidiamo più o meno coscientemente sullo sviluppo degli eventi: alla fine esce fuori sempre lo stesso risultato. Questo significa che abbiamo un destino? Direi piuttosto che abbiamo una dinamica che funziona meglio di un orologio. Un medico che prima non conoscevo diceva stanotte che la malattia è la strategia che il corpo trova per mantenerci in vita quando qualcosa di importante, in noi, smette di funzionare o funziona in modo sbagliato. Ecco, la nostra anima, a mio avviso, si comporta allo stesso modo. Sceglie il finale malinconico perché sa che almeno quello, in qualche modo, ci garantisce la sopravvivenza. Fuori tempo da lupi, nel cuore freddo da agnelli, ma oggi è una giornata campale. Andiamo.
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