Capolavoro sull’Ilva: mesi e milioni perduti per poi, alla fine, confermare la politica del governo Gentiloni. Il primo di tanti “marcia indietro” ovvi ed annunciati, dalla licenza di Autostrade per l’Italia al reddito di cittadinanza. Capolavoro sull’occupazione: non contenti del Decreto Dignità, ora i Grillini vogliono chiudere i negozi il weekend, invece di pretendere che la gente ci lavori a salari migliori. Il risultato: La distribuzione online, che è cresciuta del 12% nel 2017, avrà ancora un’impennata, e si perderanno decine di migliaia di posti di lavoro. Legge Fornero. Se applicano il criterio proposto da Di Maio (per avere la pensione devi sommare gli anni di contributi versati agli anni di età ed arrivare almeno a 100), nel 2025 solo il 13,4% degli italiani potrà evitare di accedere solo alla pensione sociale. Ed ora ci siamo quasi, tra pochi giorni dovranno raccontarci la barzelletta della Legge Finanziaria. Da qualche giorno è iniziato il conto alla rovescia che avevo già visto accadere con Forza Italia e con il PD: nelle chiacchiere di bar non si trova più nessuno che ammetta di aver mai votato il M5S. Dopodiché, nel segreto dell’urna, ci vorrà tempo prima che i fondamentalisti – ovvero i Grillini psichici, non politici – accettino di votare altro. Ma vedrete che ne combineranno altre, basta dare loro del tempo. La disperazione consiste nel fatto che, non esistendo forze credibili di opposizione, questo non ci faccia fare nemmeno un passo in direzione di una seria e sana alternanza democratica.

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