– Nel sapido cocktail del mio affettato mal di vivere, con cui spesso mi ubriaco nottetempo, ci sono tracce di abbandono, granuli di bimbo addolorato, gocce di timore, polvere di inadeguatezza, vecchie ferite di tradimenti subiti e nuove pustole di cattiveria gratuita, un buon terzo di solitudine lasciata sedimentare per mezzo secolo, ma anche un generoso cucchiaio di vigliaccheria, uno di inesorabile snobismo (con una fettina aspra e rorida di arroganza ingiustificata), un mescolio ombroso e nascosto di machismo inconsapevole e strisciante… Ma soprattutto c’è un terzo di pigrizia e di vittimismo che, spesso, rovinano l’effetto del tutto, portandomi all’ebbrezza ed alle lacrime troppo velocemente. Nel mio essere piccolo borghese ed anche romantica pecetta non sono nemmeno capace di costruirmi un’infelicità serie, tale da poterla vendere con profitto. Very normal pippa. Buuuh.

Lascia un commento