– Lo scandalo sul permesso ZTL di Ignazio Marino è talmente sciocco da rendere evidente il fatto che nasconda questioni ancora più importanti e pericolose. Non voglio negare che la cosa sia già ghiotta del suo. Il Sindaco ciclista ha una Panda che scorrazza per le vie del Centro (che lui ha fatto chiudere) fregandosene di tutte le regole, parcheggiando in chiaro divieto e senza che lui paghi le multe. E quando gli chiedono conto di questa schifezza, lui vaneggia di un complotto informatico che, ovviamente, non c’è, tant’è che il senatore Augello ha dimostrato pubblicamente, carte alla mano, che il Sindaco, tanto per cambiare, mente. Questa, però, è la seconda mossa del Sindaco per buttare tutto in caciara, e fa parte della stessa demente strategia dei matrimoni omosessuali – si vuole spostare l’attenzione da cinque questioni fondamentali sulle quali Roma sta arrivando al collasso a causa SOLO E SOLTANTO della stupidità feroce e maligna del Sindaco, che crea pasticci e poi non sa come risolverli con una precisione che fa pensare che lo faccia apposta, che sia parte di un disegno più grande. Prima questione: la chiusura delle strade al centro e, prossimamente, in periferia. Questa operazione ha solo un effetto, quello di aumentare le multe e la follia, di finanziare la criminalità organizzata che controlla abusivamente (ma con il placet dell’Amministrazione Capitolina) nuovi parcheggi improvvisati e che compra a prezzi stracciati gli appartamenti e le imprese commerciali del centro storico e delle periferie identificate come promettenti dal clan Casamonica o da qualche altro gruppo criminale sodale di Bettini e di Marino. Chi compra infatti i negozi falliti su Via Labicana? Com’è che nell’ultimo mese oltre 1200 anziani hanno cercato di vendere a prezzo stracciato il loro appartamento al centro che non è più possibile raggiungere nemmeno con l’ambulanza? Avete visto bene quali sono le zone che Marino vuole trasformare in ZTL in periferia?
Seconda questione: il trasporto pubblico. Da quando è Sindaco, Marino ha cancellato quasi un quarto delle corse dei bus, non è riuscito a risolvere nessuno dei problemi delle inefficienze del sistema ed ha accompagnato al collasso l’ATAC, che non ha i soldi nemmeno per pagare il gasolio e gli stipendi fino a fine d’anno e specula su finanziamenti straordinari dello Stato con la speranza di arrivare in primavera. Ma Marino si rifiuta di insediare i controllori dei biglietti (che sono già assunti e non fanno nulla e farebbero schizzare in alto le entrate), porta al precetto esecutivo la guerra con TPL (che secondo la licenza non dovrebbe nemmeno esistere), non risolve il problema dei bus turistici, specialmente quelli che illegalmente sono in possesso di una licenza di percorrenza ATAC, chiude le strade ai taxi legali per aprirle solo a quelli illegali – che, stranamente, hanno dimostrato di avere sia legami con il clan Casamonica che con la famiglia Cerroni, quella della discarica di Malagrotta. Terza questione: lo stadio della Roma e gli scandali connessi. Marino cerca in ogni modo di far chiudere positivamente questa operazione che è illegale in tutte le sue fasi. Alcuni esempi: l’acquisto del terreno da parte di Parnasi (che non ha i soldi) ed il permesso che gli è stato dato di fare insieme a Bettini il giochetto delle tre carte con Paese Sera. Lo scandalo della proposta di Marino di rifinanziare i Battelli sul Tevere che hanno rubato soldi all’Amministrazione Capitolina sin da quando era sindaco Giulio Carlo Argan. Lo scandalo del sistema viario e della non agibilità del terreno etc etc etc. Quarta questione: Malagrotta e il trattamento dei rifiuti. Non se ne parla più, ma non esiste alcuna soluzione in vista. Marino sta trattando in segreto con Cerroni, in superficie non si vede nulla, ma intanto crescono le discariche abusive nei quartieri controllati (ma guarda la combinazione) dal clan Casamonica.
Quinta questione: il degrado delle borgate, culminato con i disordini di Tor Sapienza, le sparatorie di Torbellamonaca e Torpignattara, su cui sarà necessario scrivere un apposito post. Anche in questo caso la gente comincia a scappare, e le case vuote le compra chi? Indovinate? Il Sindaco Marino se ne deve andare non perché è un deficiente, bugiardo e buffone, ma perché rappresenta il crimine organizzato. Non avete capito? Marino è colui che fa (per incapacità o per dolo) gli interessi precipui della mafia. Sì, ho detto la mafia. La mafia, la mafia, la mafia, poi la mafia ed anche un pochino la morte. E la colpa non è di Marino, che è solo scemo, ma del suo padrino, Goffredo Bettini, e del sistema introdotto da Sbardella e Argan, da Nevol Querci e Paris Dell’Unto e compagnia cantante, di cui Bettini oggi è la sintesi riuscita. Quanto ad un Sindaco che blocca la città ed affonda l’ATAC, chi se ne frega se va in bici (elettrica) o con la Panda. Come detto, la questione della Panda è solo ridicola ed il segno che Bettini forse potrebbe decidere ora di buttare a mare il fantoccio che lui stesso (insieme a Veltroni) ha creato. Ho 56 anni, me ne frego se Veltroni era del PCI. Dalla morte di Petroselli in poi (e sono gli anni che conosco, di Darida leggevo solo sui giornali) è stato un disastro. Sui Casamonica ha ragione, sono stato apodittico, dovrò scrivere con più dettagli. Forse perché sono un nostalgico e credo fossero meglio i tempi della Banda della Magliana, più pecoreccia e più infiltrata, più zozza e quindi meno efficiente dei Casamonica.

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