– L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che è un centro studi globale apparentemente indipendente con sede a Parigi, ha comunicato che l’anno prossimo l’Italia sprofonderà ancora di più nella recessione. Nessuno a Roma ha affermato il contrario. Matteo Renzi ha preso la palla al balzo per dire che l’Italia si sente in diritto di non rispettare alcuni dei parammetri del Trattato che istituiva la moneta unica europea. Il solito Delrio ripete il suo mantra: “Non ci sarà una manovra correttiva”. Ho chiesto in giro. Nessuno ha capito cosa succeda, tutti pensano che le tasse aumenteranno e stanno ragionando sulle seguenti tre priorità: a) come faccio a non pagarle; b) bisogna punire la casta e togliere le auto blu, ma senza toccare quelle istituzioni che garantiscono uno stipendio senza contropartita a tanti cittadini (enti locali, amministrazioni dello Stato, partecipate e municipalizzate e chi più ne ha più ne metta); c) basterebbe un po’ di onestà da parte dei politici e tutto sarebbe risolto. Insomma, per una volta di più mi pare che gli italiani non capiscano (non vogliano capire) cosa sta succedendo. Non esiste una vera scelta sull’Euro. Non esiste una scelta autonoma dell’Italia che non comprenda i mercati a noi legati – quindi l’intero pianeta, oramai. Non esiste uno stratagemma contabile che ci permetta di risanare il debito pubblico senza una violentissima cura dimagrante. Non esiste nessun politico, che sia Grillo, Gatto, Volpe, Pinocchio o Fata Turchina, che possa far ripartire l’economia senza abbattere le tasse e migliorare straordinariamente i servizi. Non esiste nessun futuro se la gente non è disposta a rimboccarsi le maniche e ricominciare a spalare merda per pochi centesimi al giorno. Ma la gente è superstiziosa, crede che con una svolta autoritaria a destra, specie se intinta di forti valori religiosi fondamentalisti come il Grillismo, tutto possa andare a posto. Non capiscono che il Grillismo, come ogni svolta autoritaria, ucciderà per primi coloro che l’hanno accompagnata al potere. Il prossimo anno sarà l’anno Uno della crisi. Finora abbiamo scherzato. Svegliamoci, marmotte.

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