– Ignazio Marino ha imparato la lezione di Matteo Renzi. Dichiara che la mafia di Carminati fosse un problema della Giunta Alemanno, mentre la sua sarebbe pulita. L’affermazione è talmente ridicola da essere smentita persino dai leader del suo partito, che nelle ultime settimane hanno cercato di trasformarlo in un santo perché pareva essere l’unico nella capitale a non essere coinvolto nei giochi di Buzzi e compagnia cantante. Io sono noioso: non abbiamo il bilancio, fra due settimane tutti i pagamenti verranno fatti in deroga, senza nessunissimo controllo. Gli indagati della Giunta rimangono in Giunta. Sull’ATAC, sulla Metro C, sui rifiuti, sull’acqua, sulla gestione dei servizi, sul recupero delle periferie, sulla garanzia della sicurezza, sulle licenze commerciali, non si dice nulla, non si fa nulla, nemmeno una delle misure annunciate è stata realizzata. lo scandalo Mafia Capitale ha congelato la politica a Roma, il che significa meno controllo e più malaffare, meno efficienza e più illegalità, meno servizi e più tasse. Il Messaggero sta pompando Alfio Marchini, speculando su prossime elezioni anticipate. Ma non c’è uno straccio di progetto – solo le pulsioni di un voltagabbana eterno come Onorato e dei palazzinari legati a questa cordata. Non esiste un progetto. Molti di voi mi chiedono cosa possiamo fare. Ci sto pensando da mesi. Credo di avere una soluzione. Domani, se ho una mezz’ora di tempo, vedrò cosa ne pensate. Vi posso però assicurare che le seguenti cose per me sono impossibili ed improponibili: a) iscrivermi ad un partito; b) creare una nuova lista per le elezioni; c) accettare una candidatura come indipendente, che mi è stata proposta; d) spendere soldi per qualche folle progetto di aggregazione. La politica abbisogna di un progetto, di risposte. L’aggregazione viene poi, e magari nemmeno serve. Bisogna fare pressione sugli eletti, invece che lasciare le proprie attività personali. Ma basta qui. Buona notte ed a domani.

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