– L’avevo scritto a novembre dell’anno passato, quando Berlusconi venne fatto dimettere. Non gioite, perché il suo passo indietro e la nomina di un governo di tecnici leale alle banche avrà un solo risultato: il peggioramento della situazione ed il ritorno di Berlusconi al potere. Ancora oggi pochissimi credono che ciò possa accadere, ma non si può non vedere che lui appaia come “mondato di tutti i peccati”. Come se non avesse un passato, come se fosse stato dimenticato tutto. La campagna elettorale che ha lanciato è la più violenta dei suoi 20 anni di regime. Oggi si attacca il giudice del Caso Ruby perché ha gettato una cicca di sigaretta a terra. Berlusconi è dapertutto e dice cose straordinarie – non tanto dal punto di vista politico, anche se ne dice, ma dal punto della violenza verbale e della menzogna. Non si ferma più dinnanzi a nulla. Ma allora, vi prego, per una volta almeno, cerchiamo di mantenere la calma e cercare di dire la verità noi. Noi che vorremmo sottrarci alla berluscloroformizzazione che stabilisce che Rosy Bindi ed i giudici milanesi siano “comunisti” ed altre sciocchezze del genere. Prima cosa, che è valida da sempre, ma nessuno la vuole ascoltare. I governi vengono giudicati per ciò che hanno fatto politicamente, non per il comportamento sessuale dei suoi ministri. Silvio Berlusconi dovrebbe restare a casa perché in 18 anni non ha fatto nulla di ciò che ha promesso. Ha solo fatto approvare leggi ad personam che lo proteggessero dalle inchieste penali o che procurassero un vantaggio sleale alle sue aziende. Ma se lui, contemporaneamente, avesse risolto la crisi del bilancio, quella della sanità, quella della ristrutturazione industriale in senso della ecosostenibilità e dell’alta tecnologia, se avesse restituito competitività al mercato italiano, sostenuto ed incoraggiato la cultura, migliorato l’istruzione (che invece ha affossato), e soprattutto riordinato la giustizia, che non funziona, che non da nessuna garanzia ai giusti come agli ingiusti, se lui avesse fatto tutto questo, allora vi dico: che vada a letto con tutte le ragazzine che crede, io avrei fatto il tifo per lui. Ma Berlusconi non ha fatto nulla di tutto ciò, e lui lo sa. Lui dice: non si può fare, in Italia, se non hai il 51%, ed io non l’ho avuto mai, ho sempre dovuto fare alleanze con partitini che mi ricattavano, la Lega prima di tutto. In questo modo, cari deficenti del PD, avete ottenuto che la gente comincerà a credergli. Anche perché quando siete stati al governo voi non avete abrogato nemmeno una delle leggi ad personam e non avete fatto nessuna delle riforme necessarie – nemmeno voi. Politicamente, quindi, Berlusconi ha ancora qualcosa da sostenere, voi la buttate sul dileggio moralista. Perderete. Seconda cosa: la sinistra non ha un programma politico alternativo. Il motivo per cui a Mario Monti ed alla sua squadra di dilettanti spacconi è riuscita l’operazione di affossare l’economia italiana, umiliando la società e procedendo ad una barbarizzazione dei costumi superiore a quella del regime berlusconiano (perché Monti ha sdoganato il principio che il furto, se gestito aristocramente, sia giusto, ma questo é un altro tema lunghissimo da spiegare), è che il PD ed i suoi alleati non hanno nulla di credibile ed efficiente da opporre. L’unico che aveva tesi sostenibili, Matteo Renzi, è stato combattuto perché evidentemente non comunista, perché probabilmente eterodiretto, antipatico, saccente. Ma resta l’unico con un programma, e tutti noi sappiamo che erediterà il PD dopo la prossima sconfitta, che è molto più vicina di quanto si creda. Terza questione: Berlusconi aveva rotto quasi tutti gli argini, costruiti in oltre 50 anni di mediazione democristiana, fra l’italiano e la sua natura volgare, fascista, egoista. Berlusconi ha restituito all’italiano ignobile e mostruoso la dignità di sentirsi nel giusto. Il fascismo elettronico di Beppe Grillo e del suo movimento ha superato Berlusconi. Dopo la campagna elettorale di Grillo in Sicilia e la sua gestione pubblica del proprio partito, le vecchie questioni berlusconiane appaiono una minchiatina fra adolescenti. Insomma. Berlusconi ritorna perché ancora una volta, forse, é lui ad avere le carte migliori in mano. E magari vincerà. Ma quello che gli italiani non vogliono capire è che scegliere fra Berlusconi e Bersani non è scegliere. Ricandidare Monti è come risaltare dal parapetto del ponte dopo che i vigili del fuoco ti avevano tirato su a stento. Finché non esisterà un movimento vero ed onesto con soluzioni efficienti, Berlusconi resterà la risposta più ovvia e persino più convincente per la maggior parte dell’elettorato che decide con la pancia invece che col cervello. La cosidetta sinistra suggerisce di votare col cuore invece che con la pancia. Ma del cervello non parla, perché non lo ha. L’avevo detto un anno fa, sta succedendo, purtroppo. Siamo nei guai più di prima, Berlusconi ritorna, noi non sappiamo che fare.

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