– Se non l’avete ancora fatto, leggete “Vivere alla fine dei tempi” di Slavoj Zizek. Se vi fanno paura le 600 pagine di testo, leggete le 15 pagine di introduzione. Basteranno per cambiare il vostro atteggiamento sulla vita, sulla politica, sulla storia. In questi ultimi 40 anni ho letto di tutto: filosofi, politici, storici, criminali finanziari, psicanalisti, giornalisti, romanzieri. Ho sempre creduto in un ideale vago che riuscivo a definire solo per negazione, partendo da un ideale marxista: solo quando tu fai orrore a te stesso capisci quanto sia importante cambiare il mondo e sei pronto a farlo. Io ho sempre fatto orrore a me stesso, ma i miei tentativi di cambiare le cose sono sempre stati frustrati dai miei limiti personali e dalla mia solitudine. Ora però ho letto questo libro, che semplicemente mi spiega perché ero destinato a fallire: in senso politico, in senso storico, in senso economico, ma soprattutto in senso psicologico, sociale ed affettivo. In questo momento sono così travolto dalla pienezza di queste pagine da non essere in grado di riassumerle. Se avete tempo, ve ne prego, leggete quelle 15 pagine. Leggetele, senza dirlo a nessuno. Solo per voi. Non alla ricerca di una nuova fede, perché non la troverete, ma alla scoperta di un altro essere umano che, scoperto il proprio orrore, sta cercando di capirlo senza scaricare le proprie responsabilità su Dio, sugli altri, sulla casta, sui Comunisti, su Berlusconi. Adoro la citazione di Mao che idealmente lo apre e rovescia il mio leopardismo e gaberismo d’annata: “Grande disordine sotto il cielo: la situazione è eccellente”. Se non volete leggerlo per voi, fatelo per me.

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