Ascolto la radio. Ieri sera, alcuni “tifosi” del Sevilla, hanno attaccato un gruppo di omologhi juventini ed hanno scatenato alcuni minuti di violenza cieca. Un ragazzo è gravissimo, anche se per fortuna se la caverà. Ma la radio dice che i tifosi spagnoli fossero “di sinistra” come i tifosi del Torino, e che questa sia la ragione dell’attacco. La mia prima reazione è ovvia: cercare di ammazzare qualcuno in nome di una squadra di calcio non è né di destra, né di sinistra, ma è folle e criminale. Troppo facile: accettare, mediaticamente, questa affermazione, e sostenerla alla radio ed alla TV, è molto ma molto peggio. Uno schifo. Oramai tutto è estetica, nulla è sostanza. Vi spiego una cosa semplice: essere “di sinistra” significa, letteralmente, impegnarsi per l’emancipazione e la protezione dei diritti delle minoranze: economiche, razziali, di genere – laddove per minoranze si intende non i gruppi meno numerosi, ma quelli con meno potere. Essere di sinistra vuol dire essere a favore dell’integrazione, della tolleranza, della pace, della libertà. Perché un giornalista, che commenta il tentato omicidio di un fan della Juventus (o della Roma o dell’Albinoleffe o degli Scapoli contro gli Ammogliati), nel suo commento mi dice (come se si trattasse di un fatto incontrovertibile, insomma di una realtà) che l’assassino fosse di sinistra? Questo vuol dire che se Erdogan fosse un tifoso del Torino sarebbe “di sinistra”, magari nel giorno (oggi) in cui cerca di far approvare una legge che ammette lo stupro di minori, se poi viene seguito dal matrimonio? E’ di sinistra? Se accettate questa follia estetica, allora potete persino credere la fanfaluca che Matteo Renzi sia di sinistra. Invece vi dico che essere “di sinistra” è una medaglia difficile da guadagnarsi. Ed ancora più difficile da mantenersi. Palmiro Togliatti, tanto per non fare nomi, era di sinistra? Un leader politico che accettò le stragi della dittatura sovietica? La mia risposta è: no. Giammai. Di sinistra era Piero Gobetti, con la sua “Rivoluzione liberale”. La maggior parte di noi, forse, nella vita riesce a fare una o due cose “di sinistra”, ma mai ad esserlo. Mischiare questo concetto con dei volgari barbari assassini che, una sera, cercano di ammazzare un gruppo di stranieri indifesi che prendono qualcosa al bar, è più violento dell’attacco stesso.

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