– L’Italia intera è incollata alla TV, così come una volta, la domenica pomeriggio, gli uomini restavano attaccati alla radiolina ad ascoltare Niccolò Carosio prima, Sandro Ciotti poi. Fra exit poll e risultati ufficiali è più emozionante di una partita di calcio, nella quale oramai gli agenti esogeni hanno deciso il risultato prima che la si giocasse. Qualunque sia il risultato finale, Beppe Grillo ha sbaragliato il campo, mentre né Bersani, né Berlusconi né Monti se ne sono accorti. Sono anzi offesi dal voto degli italiani. Ma da tutte le parti ciò che sento maggiormente è questa sensazione di offesa. Ma come? Nessuno ha votato Ingroia? No, nessuno, non c’era motivo di votare una forza vecchia, i cadaveri della Prima Repubblica ed i figli dei figli degli errori tragici del Pool Mani Pulite. Ma come, così pochi hanno votato Fini e Casini? Certo, perché i pochi che hanno votato per il suicidio del nostro Paese hanno dato il voto direttamente al killer, Mario Monti, e non ai suoi passivi scherani. Di Fermare il Declino, per carità di patria, non parliamo: se quello di Beppe Grillo sarà il primo partito al potere guidato da un comico, FiD è stato il primo partito annientato personalmente da Mago Zurlì. Attenzione, non sto qui a dire: ve lo avevo detto, perché sono sorpresissimo da questi risultati. In positivo. La gente ha gridato: basta. Per farlo non ha votato nessuno dei finti partiti nuovi, ma Grillo, per essere sicura che la politica sentisse il messaggio forte e chiaro. Bersani e Berlusconi già chiedono nuove elezioni. Della Destra non mi importa nulla, facciano ciò che reputano opportuno. Ma della cosidetta sinistra mi importa. Allora, ragazzi, l’avete capita o no che con il vostro pragmatico anti-pragmatismo, col vostro PCI senza comunismo, PSi senza tangenti, DC senza chiese – insomma senza uno straccio di progetto credibile, gestito da persone nuove e credibili – non si va da nessuna parte? No, non l’avete capita ancora. Leggo commenti offesi e trasecolati di amiche ed amici che non si riconoscono nel proprio Paese, e non si rendono conto del fatto che sia il Paese, da oltre vent’anni, a non riconoscersi in loro!!! Cantavano gli Aeronauten già 20 anni fa: “Ci piace ricordarci dei bei tempi in cui i cattivi erano cattivi, bastava andare nella direzione opposta per trovarsi con i buoni, ma ora si comportano tutti insieme come imbecilli e non la smettono di sputtanarsi: con l’età è destino che l’essere umano si interessi per la musica country”. Fra Bersani e Berlusconi da una parte (dato che sono omologhi) ed Ingroia, Diliberto e Di Pietro dall’altro, c’è solo la differenza fra i banditi tradizionali e la cricca di Amici Miei trent’anni troppo tardi, quando le zingarate non fanno più ridere, ma pena. Noi tutti abbiamo una responsabilità seria. O costruiamo una sinistra vera, di programma, nuova e credibile, orizzontale, non dogmatica, che combatta l’unico partito che parla veramente di politica (Beppe Grillo) sul suo terreno, o teniamo la bocca chiusa e ci vergogniamo in silenzio. Di noi stessi. Perché oggi l’Italia, votando l’opposto di ciò che ho votato io, mi ha dato una lezione di voglia di politica e di democrazia. Ora sta ai grillini dimostrare di avere meritato i voti. Ma se dall’altra parte resta ciò che c’è oggi…

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