Ignazio Marino sta giocando una carta rischiosissima, e lo fa con la leggerezza propria di chi è convinto di se stesso al di là di ogni ragionevolezza e non percepisce i segnali che la realtà gli invia. Ha dato a SEL la libertà di votargli contro dopo l’estromissione di Nieri, ha cacciato l’assessore ai trasporti (renziano) accusandolo di essere stato il responsabile delle mancate (necessarie) decisioni sull’ATAC e sulla Metro C, e si è ritrovato immediatamente dopo senza assessore al bilancio, una collega che gli aveva salvato la pelle in almeno due occasioni con la sua precisione e la sua fermezza, e che si è dimessa ieri. Da quando Ignazio Marino è Sindaco le cose peggiorano visibilmente di settimana in settimana: lo Stato perde il controllo del territorio nei confronti del Clan mafioso e tzigano dei Casamonica, incredibilmente appoggiato da Matteo Salvini e dalla sua folle demagogia, l’ATAC e la Metro hanno smesso di funzionare, la raccolta dei rifiuti (specie dopo il tentativo di introdurre la differenziata al Centro Storico) è una chimera, il degrado dei giardini e delle borgate è inarrestabile, i vigili urbani e gli altri impiegati comunali fanno i propri comodi infischiandosene di tutto, e si arranca sperando nel miraggio dell’Anno del Giubileo e nella speranza delle Olimpiadi per mettere mano ad alcune cose indirimibili come la ripavimentazione di Piazza Venezia, Via IV Novembre, Via Nazionale ed aree circostanti, la chiusura del Centro ai pullman turistici, lo sfratto degli abusivi e decine di altre misure senza le quali la città affoga nello sporco, nella rabbia, nella sporcizia e nella disperazione. Per giunta, quando incontra i cittadini esasperati, Marino li insulta o li sfotte. Insomma. Ora ha detto che la colpa non è la sua, ma di chi, tra i suoi collaboratori, non faceva quanto dovuto – e che quindi adesso ci penserà lui “di pirsona pirsonalmente”. O avremo risultati apprezzabili entro l’estate indiana, o prepariamoci a votare. Post Scriptum per Leghisti e Nazisti del Grillinois, che a volte faticano a vedere le interconnessioni logiche. Salvini sostiene che gran parte del degrado di Roma sia dovuto ai campi Rom, ai neri clandestini ed ai cinesi. I Casamonica non li tocca, nonostante siano loro a costringere ed armare neri e Rom. Quanto ai cinesi, si può dire ciò che si vuole sul fatto che stiano comprando tutti gli esercizi del Centro Storico, ma costoro, almeno, per quanto possono, cercano di garantire la sicurezza nelle strade. Ma non dai neri di pelle, quanto dai neri di cuore, perché chi mena a casaccio e combina guai non è il povero senegalese, ma lo scemo di Casa Pound., Scusate la franchezza, ma finché non ripareremo le strade, faremo in modo che i musei siano aperti e puliti, difenderemo turisti e cittadini nostrani dalla criminalità ed eviteremo che i turisti vengano turlupinati in modo becero e autolesionista, evviva i commercianti cinesi: cortesi, furbini, puliti ed efficienti.

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