– Mi ritrovo a mettere insieme notizie diverse ed a trarne delle conseguenze. Il 7 gennaio, in modo assolutamente ridicolo, Christodolous Xiros, il più famoso e discusso “terrorista di sinistra” (sei ergastoli per 23 omicidi etc etc), viene mandato in licenza premio e non torna. Pochi giorni dopo annuncia che la lotta armata riprende contro il Governo e l’occupazione tedesca della Grecia. Pochi giorni dopo arriva in Parlamento la legge che proibirà il partito nazista Alba Dorata, dopo che i suoi capi hanno fatto ammazzare un cantante rap e diversi cittadini stranieri. La risposta dei dirigenti ancora a piede libero è di costituire un nuovo partito, l’Alba Dorata Nazionale, che prenderà il posto del partito preesistente. Nessuno protesta. Nel frattempo la crisi ha raggiunto un livello tale da modificare strutturalmente le relazioni sociali fra i cittadini. Oggi ogni greco si alza per cercare cibo e fonti di calore, il baratto cresce, metodi alternativi di sopravvivenza ritornano – insomma in tutti ritorna la sensazione di resistere all’invasione tedesca e italiana, come nella seconda guerra mondiale. Il Governo non da più segni di sapersi difendere dalla Germania e dall’Unione Europea, guidata (ad Atene come a Roma) dalle mire della Goldman Sachs. Come avvenne per le Brigate Rosse, di Xiros si dice da tempo che avesse contatti e connivenze nell’apparato dello Stato. Insomma, mi pare che si stia preparando una guerra civile fittizia tra i nazisti di Alba Dorata e gli “anarco insurrezionalisti” greci, rappresentati da questo 55enne imbolsito ed un po’ patetico, ma omicida plurimo, di Xiros. In questo modo si permettono leggi speciali che servono per togliere di mezzo ragazzi infuriati, intellettuali dissidenti, concorrenti scomodi sulla piazza economica della Borsa Nera – il libero mercato così come è oggi in Grecia. Molti diranno: e chi se ne frega? Che ci pensino i greci a difendersi. Si tratta naturalmente di un gravissimo errore. La Grecia è un laboratorio. Ciò che funzionerà lì verrà replicato ovunque, prima di tutto in Italia.

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