– Per fortuna Rocca Massima. Dopo la delusione di Artena, il concerto sul cocuzzolo del monte di Cori è stato un balsamo salvifico. Prima di tutto il borgo: splendido, un altro di questi miracoli così vicini a Roma da poter essere creduti impossibili, tante persone gentili e simpatiche, un’efficienza vista raramente – il sound di Luciano e dei suoi collaboratori è stato il migliore che abbiamo avuto in tutto il tour! Suoniamo in una piazzetta, da cui vengono tolte le sedie – perché a sostenere il nostro spettacolo sono due bar, locati ai lati opposti della piazza, che si aspettano ovviamente che il pubblico vada a consumare da lloro. Suoniamo così in una sorta di situazione da Mosé che apre le acque del Mar Rosso per far passare il popolo d’Israele. Tantissima partecipazione, non solo gente che rideva ed applaudiva, ma anche persone che sussultavano nei punti più complessi dello spettacolo, quelli in cui la battutaccia nasconde un significato più profondo, una metafora, una metastasi ulteriore della Roma di cui cantiamo. Nicola Fagnani ci ha fatto un regalo bellissimo a farci suonare qui, sarebbe bello ritornarci. Oggi, però, accade qualcosa di molto importante: Mario ed Antonella si sposano. Sono stati la mamma ed il papà del nostro indimenticabile concerto di Colleferro e ci sono entrati profondamente nel cuore. Li abbracciamo entrambi, stretti stretti, con l’augurio di mille anni di felicità.

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