La tentazione di dividere l’Italia tra scemi ed intelligenti diventa sempre più forte, ma va combattuta.Temo che gran parte della popolazione non percepisca le figuracce infami che, giorno dopo giorno, da Toninelli a Castelli, da Bonafede a Grillo, da Di Maio a Salvini vengono inanellate, lasciando tutti (specie all’estero) trasecolati. La maggior parte della popolazione non ha capito che il governo gialloverde ha alzato le tasse (e non basta, sta cdercando ovunque punti dove possa mordere più profondamente). Non si è accorta che il “Decreto Dignità” è già costato 53mila posti di lavoro. Non si è accorta che il “Decreto Sicurezza” ha gettato sulle strade e negli slums improvvisati nelle nostre citta oltre 100mila stranieri che hanno già in tasca il permesso di lavoro e sono qui, perfettamente integrati, da molti anni. In Parlamento, tra deputati che trombano nei bagni, si sta votando una Legge di Bilancio fasulla, che verrà riscritta nelle prossime ore, e che conterrà cifre e propositi vaghi e confusi, di modo da ottenere un sì di Bruxelles, per poi cambiare nuovamente le carte in tavola a gennaio. La popolazione non ha capito che la recessione, che è alle porte, probabilmente inevitabile, non è colpa dell’Italia, ma della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti (semplifico) – ma non si capisce in quale modo questo governo intende affrontarla, perché ogni giorno se ne sente una nuova. La popolazione non sa che la “Commissione Costi Benefici” che deve stabilire se alcune grandi opere vanno realizzate o meno, non è mai stata registrata (come pretende la legge) e quindi il suo parere non ha nessun vincolo legale, ed i suoi esperti vengono pagati al di là del bilancio, senza nessun controllo. La popolazione vuole più Salvini e più Di Maio, e ritiene che la loro incapacità sia una prova di onestà. Giorgio Gaber aveva descritto il governo Salvini-Di Maio già nel 1976. Ascoltatelo, è agghiacciante. Ascoltate il fatto che, 40 anni fa, quando Gaber descriveva il modo di fare politico della Lega o del M5S, il pubblico rideva, perché lo riteneva assurdo, incredibile, grottesco. Perché la popolazione si svegli, temo, ci vorrà un disastro inenarrabile, e morirà tanta gente.

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