– Non ho intenzione di discutere l’importanza della elezione di Matteo Renzi a segretario nazionale del PD. Non è questo il momento, bisogna attendere alcuni passi ufficiali anche all’interno di altri partiti. Ma la data dell’8 dicembre 2013 ha un significato storico che alla maggior parte dei cittadini sarà sfuggito. Oggi, in occasione della festività, lo IOR (la banca dello Stato Vaticano) ha chiuso tutti i conti correnti appartenenti a cittadini estranei allo Stato Vaticano stesso. Si tratta, secondo la bravissima giornalista Fiorenza Sarzanini (Il Corriere della Sera), di 1200 conti correnti. Altri 19mila conti correnti verranno ora filtrati dalla FIU Financial Intelligence Unit, diretta dallo svizzero René Brühlhart, già alla testa della FIU Liechtenstein, uno dei funzionari dell’anti-riciclaggio più integerrimi, esperti e noti del mondo, uno cresciuto alla scuola dell’attuale Pubblico Ministero Federale svizzero, Mike Lauber, che in questi mesi sta combattendo alcune battaglie fondamentali per la trasparenza della piazza finanziaria e contro l’inquinamento dell’economia da parte del crimine organizzato. Papa Francesco non solo ha dato un segnale precisissimo, ma sta facendo seguire alle parole i fatti. Era dal grande scandalo dell’Immobiliare Roma, alla fine del XIX secolo, che le finanze vaticane si erano offerte come sponda per qualsivoglia crimine e truffa. Papa Francesco sta chiudendo la diga. Ora manca una decisione analoga relativamente alle società ed ai fondi di investimento. Sarò tifoso, ma spero che al Papa riesca anche questo prima che gli diano da bere del veleno o che ce lo facciano ritrovare appeso ad un Ponte di Londra. Naturalmente qui nessuno è fesso. Queste decisioni significano solo che la finanza del Vaticano, APSA in testa, ha cominciato a costruire nuove reti al di fuori della sede papale. Ma era ora che, fra i soldi amministrati dal capo della Chiesa cattolica ed il peggior malaffare del pianeta ci fosse almeno una separazione formale.

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