– Il Sindaco di Roma Ignazio Marino continua a trattarci come ostaggi. Ha ottenuto mezzo miliardo dallo Stato, ma non è contento. Ora minaccia: azzeramento dei soldi per la cultura ed i servizi sociali. Azzeramento. Diminuzione del servizio di interventi per le strade, l’acqua e la raccolta dei rifiuti, ciascuna per almeno il 30%, azzeramento degli interventi nelle scuole. Azzeramento. Diminuzione delle corse ATAC. Aumento delle tasse comunali, conferma delle tasse esistenti sui servizi che, ha annunciato il Sindaco, non verranno più garantiti. Lo dice con quello sguardo insopportabile con cui aveva invitato i Romani a prendersela con la “casta dei politici” per il possibile fallimento della Capitale – un disturbato mentale, che non si rende conto che la casta politica che ha la responsabilità su Roma è lui, null’altro che lui, insiame al Sindaco ombra Bettini, i suoi assessori, la sua maggioranza. Intanto Riccardo Magi, l’unico a votare costantemente contro ed a cercare di rendere pubblici gli scandali orribili di cui si fà responsabile questa giunta fallimentare, annuncia che Roma è divenuta la capitale della penetrazione della criminalità organizzata nel gioco d’azzardo. Intanto i Vigili Urbani annunciano rappresaglie per il blocco del concorso per 300 nuovi vigli, stoppato dopo che chi controllava si è reso conto che nei 2800 finalisti ci sono tantissimi “parenti di”. Il Sindaco nemmeno reagisce. In realtà c’è solo una possibilità per uscire da questa trappola: votare di nuovo, mandare via Marino e pretendere dal PD la cancellazione della corrente Bettini, oppure la gente voterà Grillino o Fascista. Ma possiamo assistere allo scempio ulteriore di Roma solo per la paura che Casapound ed i suoi camerati vadano al potere? Davvero i Romani sono così pazzi da votare in quel modo? Mi pare che la speranza di alcuni sia di arrivare al commissariamento totale del Comune (che è già commissariato da diversi anni) ed alla nomina di ispettori del governo dello Stato al posto di tutti i politici locali. Sono esterrefatto. Davvero non esiste un nucleo sano di Romani di sinistra furioso e pronto ad impegnarsi personalmente?

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