Qualche giorno fa un mio carissimo amico, Simone Coccia, scriveva le prime parole (a mio parere) sensate sull’attentato di Nizza. Ora Sara Buzzurro ripete lo stesso concetto, in forma drammaticamente poetica, sull’attentato di Monaco. Se vi fa piacere credere che Daesh, il Mago Zurlì, la Congiura Pippo-Pluto-Giudaica o gli Invasori da Klingon siano dietro ad ogni scemo che compie una strage, prego, accomodatevi. Le suddette organizzazioni vi saranno per sempre grate della pubblicità gratuita. Casomai abbiate pensato al fondamentalismo islamico, ricordo che il Centro Islamico di Monaco (costruito tra il 1967 ed il 1973) è il più forte, potente ed accettato centro della Fratellanza Musulmana nel mondo occidentale. Per decenni è stato il feudo della famiglia di Said Ramadan, il viso buono dell’estremismo islamico, e poi di Osama Bin Laden e Youssef Nada. Il primo lo avete già sentito nominare. Il secondo è il cugino di Yassir Arafat, come lui discendente dal Mufti di Gerusalemme (amico di Adolf Hitler). Youssef Nada è il figlio del coordinatore a Tangeri dell’Operazione Odessa e da adulto ha fatto il banchiere di Al Qaeda ed il primo capo del Centro Islamico bavarese. A Monaco il fondamentalismo islamico non attaccherà MAI nessuno, perché lì è di casa, accettato prima che tollerato, da oltre mezzo secolo parte integrata del sistema politico e commerciale, dopo essere stato per anni il punto di appoggio per lo spionaggio NATO nei Paesi arabi. Quindi, per questo due attentati, bisogna cercare altrove. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno nuovo. Lo potremmo chiamare col nome di diversi moderatori TV, dalla De Filippi a Barbara D’Urso o Massimo Giletti: rendiamo popolare il cretino suicidale, esaltiamone il potenziale distruttivo, quindi interessante, divertente, emozionante. Questo accade ovunque, non solo in Italia. Ovunque, la persona che si sente sconfitta, ha capito che basti un gesto eclatante per essere qualcuno – più distruttivo è, meglio è. Ooops eccoci in prima serata nazionale, milioni di occhi puntati addosso. Bing bang bum, ammazzo tutti, anniento. Tanto, qualcosa di costruttivo non lo sa fare nessuno, ed i partiti che crescono sono quelli “contro”, ovunque, quelli che promettono redenzioni religiose, e sono contrari a soluzioni pragmatiche. L’attentatore di Nizza e quelli di Monaco hanno qualcosa in comune tra loro, ma anche con il Mostro di Urbino, l’Orco di Ravenna, il Cazzone di Viggiù, il Puzzone di Casal Monferrato, lo Stragista di Messina e lo Scarnificatore di Poggio Mirteto. Non li conoscete ancora? Se arrivassero non ci sorprenderemmo più. Oggi una strage può compierla chiunque a bassissimi costi e (meglio) senza complici né organizzazione. L’attentato di Nizza è costato 1200 Euro. Quello di Monaco molto meno. Se io volessi combinare un vero casino porterei una scatola di fiale pestilenziali e le getterei a terra all’ipermercato di Porta di Roma il sabato pomeriggio. Morirebbero a decine senza che io spari un solo colpo. La nostra vita non vale nulla, nel reale mediatico che ci domina. La nostra follia vale molto, e la trasformiamo nel nemico che di volta in volta ci è utile credere. Questo è ciò che succede quando l’Illuminismo pragmatico della tradizione liberale viene sostituito dalla mistica (sia politica che religiosa). Il sonno della ragione genera mostri, dipinse Francisco Goya nel 1797. Non siamo ancora cresciuti di un solo millimetro di coscienza da allora. L’onda lunga della grande chance nata dalle rovine della Seconda Guerra Mondiale si è esaurita. Invano.

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