In queste ore, in Italia, il Movimento Cinque Stelle ha appena cambiato idea sul sistema elettorale, che aveva finora combattuto con acrimonia e melodrammatico pathos, perché ora il Direttorio è convinto di poter usare la legge elettorale per prendere in mano il destino del Paese. Per lo stesso motivo, contemporaneamente, Matteo Renzi, oramai convinto di perdere sia il referendum che le prossime elezioni, cerca di rimetterci mano, con la speranza di non consegnare l’Italia al Grillismo. Cosa ne penso io? Non so cosa sia peggio. Non sopporto chi critica il sistema spagnolo, basandosi sul fatto che, se si rispetta la volontà popolare, può divenire impossibile formare un governo stabile. La soluzione non è – come vogliono Renzi e Di Maio – cancellare la volontà popolare, ma offrire all’elettorato proposte vere e credibili. Ma tutte queste sono quisquilie e pinzillacchere, come direbbe Totò. Voi credete certamente che all’incontro tra Merkel, Hollande e Renzi si sia discusso della Brexit e degli emigrati. Bah, magari si è fatto un accenno. Si tratta in ogni caso di temi buoni solo per la propaganda con cui si addormentano le masse. Nossignori, hanno discusso di banche – anche in concomitanza con la Brexit, che accelera il processo di implosione del sistema finanziario globale. Fino ad oggi Londra e New York hanno lucrato sulla propria voglia di rischiare più di tutti gli altri, senza regole e senza limiti. Ma se sono fuori dal sistema UE, allora l’intero sistema deve (dovrebbe) cercare un nuovo equilibrio. La Deutsche Bank è stata formalmente minacciata dal governo federale degli Stati Uniti di perdere la licenza. Da mesi la situazione è divenuta ingestibile. La banca, al momento dell’Assemblea Generale dei soci (marzo) ra esposta con i derivati per 50’000 miliardi di dollari – alcune migliaia di volte di più del capitale della banca, quasi venti volte il bilancio dello Stato tedesco, dieci volte il Prodotto Interno Lordo dell’intera Unione Europea. Poco lontano, la Goldman Sachs, la HSBC Hongkong Shanghai Banking Corporation ed il Credit Suisse hanno esposizioni sui derivati superiori (ciascun) ai 10mila miliardi di Euro. Se qualcosa va male (e prima o poi, come dicono le leggi dell’economia, qualcosa andrà male – più prima che poi), una di queste banche salterà e di fronte all’ecatombe che ne sortirà ci sarà un fondo salva banche dotato di 150 miliardi di Euro. Orbene: voi tutti conoscete la mia profonda antipatia per Matteo Renzi e per il regime orwelliano che sta cercando di tenere in piedi a balle e minacce. Ma vogliamo mandare la senatrice Paola Taverna a discutere con Angela Merkel dei destini del mondo? Quel traffichino becero e millantatore di Di Maio a trattare con la BCE? Signore e signori, quand’è che comincerete ad avere veramente paura?

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