Una legge sulla curvatura delle banane, una su quanto si addrizzino le zucchine, ora questa coraggiosa scelta sull’ora legale. Ognuna di queste decisioni imbecilli ha delle conseguenze miliardarie a favore di questi contro gli interessi di quelli. Non sappiamo più niente, né chi vinca, né chi perda. Ognuna di queste oscene stronzate rende più difficile credere nell’Unione Europea, quando è chiaro che crediamo soltanto nella Banca Centrale Europea, soltanto finché ci sia Mario Draghi al comando, finché noi si ignori cosa stiano combinando, senza che ce ne accorgiamo, authorities corrotte come quella sui farmaci, quella sul controllo bancario, quella sull’antitrust. Jean-Claude Juncker sta affossando ciò che resta del sogno europeo. A leggere Giuseppe Mazzini ed il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, oggi, viene da piangere per la rabbia. Ed infatti ritornano i nazionalismi, che sono il cancro dell’umanità, e che per due volte ci hanno portato alla Guerra Mondiale. Nessuno più legge “Il rinvio” di Jean-Paul Sartre. Una generazione di bambini viziati guarda i film, o gioca i videogames di guerra, e pensa che tutto sia un gioco. Dice di essere liberale, ed è una manica di bellimbusti che fingono di copiare quel figlio di puttana di papà senza capire le parole che pronunciano. Dice di essere fascista, ma piagnucola per qualunque scappellotto, non è in grado di reggere NESSUN confronto competitivo, sta sempre con il pollice in bocca e strepita offeso perché mamma non corre a salvarli. E quella gentaccia, indisturbata, perché noi reagiamo solo a fanfaronate sui migranti, decide sulle banane e sull’ora legale. Sono disperato.

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