Se penso ai fanatici di Beppe Grillo ed a coloro che si fanno esplodere in nome di Allah, penso che mia mamma, una volta, quasi per caso, mi abbia detto una profonda verità. Per molte persone è più facile morire per qualcosa che vivere per qualcosa. Ora ho capito. Perché vivere per qualcosa significa doversi un giorno confrontare con la possibilità di essersi sbagliati, e questo, probabilmente, per caratteri deboli e con scarsa autostima, è un pericolo insopportabile.

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