– Quanto sta accadendo in Iraq non è solo tragico, ma è un segnale. Non mi importa, in questo momento, se la colpa di questa situazione è degli Americani, che nella loro usuale follìa hanno spodestato Saddam Hussein aprendo la porta ad un orrore senza fine. Sono sempre loro a combinare questi guai terribili, come in Libia. Ma noi siamo corresponsabili, perché li lasciamo fare e diamo persino loro ragione. Siamo debolissimi e divisi, tutti gran chiacchieroni senza sostanza. Conosco molti membri della Fratellanza Islamica e rispetto moltissimi musulmani. Non ho mai creduto alla guerra di religione. Ma il fatto è che costoro invece, non solo ci credono, ma la vincono. Se l’Europa fosse un paese serio, ora avremmo le nostre truppe in Iraq. E’ inutile avere un esercito se non lo usi quando ti attaccano. Questi pazzi sanguinari ci stanno attaccando e stanno trasformando il pianeta in una polveriera. Fare come la Francia e la Gran Bretagna quando Hitler decise l’annessione dei Sudeti non cancella il rischio di una guerra mondiale, ma al contrario la rende ineluttabile. Mi dispiace tantissimo dirlo, ma bisogna farci rispettare. Non sparando ai clandestini, che è una minchiata disumana, ma sparando a coloro che in Iraq, Nigeria ed altrove sparano a noi per il semplice fatto di essere cristiani. Il che non cancella nessuna delle nostre colpe. Non ci sarà pace finché non la smetteremo di trucidare e umiliare e sfruttare gli africani. Ma lasciarci ammazzare a nostra volta non migliora la situazione.

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