ACEA, l’azienda municipalizzata che gestisce le forniture d’acqua a Roma, lancia una campagna dal titolo “Uniamo le forze, moltiplichiamo i risultati”. In soldoni, l’azienda invita (giustamente) a risparmiare acqua, dato che non è in grado di riparare o rimpiazzare i tubi sotterranei, da cui sfugge quasi la metà dell’acqua trasportata. L’autogol è tutto nell’immagine: un dipendente di ACEA, macilento, spalle strette, viene fotografato in primo piano, mostrando tutto il suo dolore, la sua sfiducia, la mancanza di senso della sua vita professionale. In quegli occhi disperati e cerchiati di nero si specchia la resa incondizionata della gestione della Città di Roma. La giusta didascalia dovrebbe essere: “Stamattina mi sono ricordato che devo morire”.

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