Il portavoce del governo Salvini-Di Maio, affiancato dai suoi due sceriffi, ha annunciato di aver stanziato 5 milioni di Euro, di aver iniziato la procedura di revoca della concessione a Benetton e di essere sul punto di studiare la possibilità più veloce e più efficiente (in termini di raffronto costi/benefici) per sostituire il Ponte Morandi. Non sto facendo dello sciacallaggio. Il fatto che un circoletto del M5S sostenesse delle sciocchezze sul Ponte non è veramente importante, sappiamo tutti che i Grillini parlano senza sapere cosa dicono, ma che sono abbastanza pragmatici per cambiare completamente opinione quando si rendono conto di aver detto una fesseria. Mi sembra però giusto che, una volta ancora, il governo dia fiato alle trombe e gridi frasi altisonanti e sconsiderate, di modo che presto saranno costretti (ovviamente) a rimangiarsi tutto. L’essere umano impara sbagliando, purtroppo non si può fare altrimenti. Come dicevano sempre Papà e Ziononno, l’esperienza non si insegna in nessuna scuola. Facciamo il punto. Senza la A10 la Liguria è tagliata in due, ed il turismo francese non ha modo (efficiente) di venire in Italia. Per smontare ciò che resta del Ponte, e raccogliere tutte le macerie, ci vorranno tempo e denari. Benetton sostiene di essere in grado di ricostruire il Ponte in 6 mesi. Ma qui c’è da discutere se il Ponte sia davvero la soluzione migliore (su questo non ho un’opinione, non sono un tecnico, ma solo un cittadino spaventato), e se sia credibile che Benetton sia in grado di ricostruire un’opera così imponente, in modo che sia sicuro, in tempi così brevi, sapendo che costerà tre occhi della testa. Nel frattempo, in Borsa, crollano i titoli di tutte le società che gestiscono le società autostradali, specie quelle della famiglia Gavio, che gestiscono le tratte del Sud, compresa quella maledetta che unisce Salerno a Reggio Calabria. Quindi stiamo perdendo soldi, e la prima conseguenza sarà meno riparazioni alle autostrade, proprio mentre vengono pubblicati rapporti allarmanti anche su altri Ponti. Riportare tutto sotto il controllo dello Stato? Le cose andrebbero meglio? Quanto si paga di penale, quanti miliardi? Quanto tempo ci vuole prima che venga ricostruita l’intera struttura e l’ANAS sia in grado veramente di condurre una perfetta manutenzione delle autostrade? Immagino che, tra una settimana, si parlerà d’altro ed il governo non darà seguito alle parole del suo portavoce, che conta comunque quanto il due di coppe quando regna bastoni. Ma non lo vedo come un male. Prima o poi questo governo di bambini isterici e cinici maestranti del Bagaglino, dovrà iniziare ad imparare. Non mi importa che si contraddica, mi importa che facciano le cose giuste, e che imparino la lezione fondamentale della politica: non ci sono decisioni sante e decisioni del demonio. Si cerca soltanto di trovare la soluzione con meno danni collaterali, e ci si assume la responsabilità del fatto che, in ogni caso, qualcuno resterà buggerato e scontento. Così deve essere, così sarà sempre, a meno di non imporre la verità con la tortura e le fucilate.

Lascia un commento