Sono le tre del mattino. Chiama una cliente e mi racconta che il marito sta andando via con le valigie. Che io devo fare qualcosa. Parlare con lui. Ho sonno, chiedo solo: cosa devo dirgli? E lei: convincilo a restare e discutere. Me lo passa, lui chiede giustamente: “Who the Hell are you?” Provo a spiegare, lui ripete “What a Fuck!”, e rientra in casa, i due si mettono a litigare urlando, si svegliano le figlie e squittiscono. La cliente mi dice: grazie, e riattacca. Siamo alla globalizzazione della solitudine e dell’incapacità a stare insieme.

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