– Nei giorni scorsi il governo federale tedesco ha votato a larga maggioranza un provvedimento storico: 67 anni dopo la sconfitta militare del nazionalsocialismo l’Esercito tedesco può essere nuovamente usato per mantenere l’ordine nelle strade in caso di dimostrazione popolare. Credo che sia evidente a tutti la portata simbolica di questo evento. Ancora di più preoccupano le giustificazioni di un simile atto politico. Primo motivo: secondo i parlamentari tedeschi la Polizia non sarebbe più in grado di controllare il territorio in caso di confrontazioni di carattere politico perché troppi poliziotti sarebbero politicizzati. Secondo motivo: nel futuro prossimo le forze dell’ordine potrebbero trovarsi nelle condizioni di dover affrontare rivolte organizzate dai cittadini in misura mai conosciuta negli ultimi 50 anni. Terzo motivo: oggi il Parlamento deve essere in grado di imporre la disciplina alla popolazione quando questa non capisce l’importanza di una misura impopolare votata dai politici. In tedesco esiste una frase orribile per descrivere questo: Manchmal muss man den Mensch zu seinem Glück zwingen – a volte l’essere umano deve essere costretto alla felicità. Qui ad Amburgo, in una conferenza internazionale organizzata da diverse associazioni impegnate politicamente a supporto della democrazia in Grecia, questa frase è stata espressa più volte come monito di ciò che potrebbe accadere ovunque. I greci presenti raccontano le disavventure del fondo creato per raccogliere i beni dello Stato (quindi dei cittadini) che dovrebbero essere venduti. Hanno spiegato che questi beni erano iscritti al bilancio dello Stato per circa 96 miliardi di Euro, ma che ora vengono valutati 61 miliardi e che le banche che stanno trattando la possibile vendita stanno negoziando un introito probabile intorno ai 44 miliardi. Da quando la Troika dell’Unione Europea ha obbligato la Grecia ad applicare le misure di emergenza, il debito pubblico è aumentato del 48%, la disoccupazione del 110%, il numero di persone che vive sotto la soglia di povertà del 440%. La vendita di proprietà demaniali creerà una nuova perdita secca di 52 miliardi, ion teoria – quindi è una misura suicida. Ma la realtà è peggiore della teoria. I soldi che entreranno verranno distribuiti alle banche, non alle casse dello Stato, quindi la perdita secca è di 96 miliardi più la somma degli introiti calcolati per gli anni a venire, che secondo la Dexia Bank sarà di 11,7 miliardi all’anno per sempre, da ora in poi. Quindi stamani, in risposta alla nuova legge tedesca, il parlamento greco è stato invitato ad approvare una legge simile che permetta al governo dei tecnici attualmente al potere di mettere i carri armati in strada se la gente dovesse protestare. Ed i prossimi nella lista, amici cari, siamo noi italiani, se approveremo la politica di dismissioni di proprietà statali proposta dalle grandi banche, dai cosidetti fautori del libero mercato, fra coloro che, coscientemente o incoscientemente, confondono la nacessità di maggiore libertà per i cittadini con l’abolizione di ogni regola per il mondo finanziario che sta annientando la vita sul Pianeta.

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