Non date del nazista a Salvini. Lo fate felice. Gli date un contenuto, una dignità, una patente, come lo jettatore di Luigi Pirandello. Non date del nazista a Salvini, lui è solo uno che (come crede la stragrande maggioranza della popolazione) è furbo ed è disposto a fare il lavoro sporco che, finora, nessuno aveva avuto il coraggio di fare. Non chiedete la morte di Salvini, perché vi annienteranno fisicamente, e farete di lui un martire. Chiedete a quelle persone, che si definiscono oneste, e che sulla promessa dell’onestà sono state votate in Parlamento, con che faccia, oggi si guardano allo specchio e carezzano i propri figli. Ma sappiamo tutti che non basterà. Come non basterà pregare. In una società in cui “essere buoni” o “buonisti” è un insulto, ed essere “intellettuali” il prodromo di un’aggressione, bisogna finalmente rinunciare alla paura, alla vigliaccheria, alla pigrizia, al calcolo, al piccolo vantaggio, alla sopravvivenza. Torneranno presto i tempi in cui sarà necessario andare in prigione ed essere uccisi per professarsi persone per bene e uomini liberi.

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