– Un altro segnale. Christine Lagarde manda a dire a Matteo Renzi che bisognerà diminuire il peso delle pensioni sul debito pubblico. Mi spiego: in un Paese sano, le pensioni vengono pagate da chi lavora. In un Paese in cui non lavora più nessuno ed i soldi presi con le tasse per pagare le pensioni vengono destinati a pagare gli interessi passivi del debito pubblico, le pensioni diventano un lusso insostenibile. Renzi, se lasciato “in pace”, non può toccarle. In primo luogo perché moltissimi italiani percepiscono cifre irrisorie al di sotto del livello di sopravvivenza. In secondo luogo perché le altre pensioni servono per mantenere un esercito di giovani che non lavorano o non vogliono lavorare perché ritengono di essere fin troppo qualificati per i posti di lavoro a disposizione. Siamo alle solite: si danno dei soldi alla gente non perché fornisce un servizio o partecipa a creare ricchezza, ma perché se ne stia buona a casa a guardare la TV ed ubriacarsi invece di scendere in strada a far danni. Nel passato pochissime aziende industriali (non la FIAT, che è sempre costata quanto l’apparato statale più retrivo e corrotto del mondo e non produce veri guadagni da oramai oltre cento anni) hanno tenuto in piedi l’Italia. Ora queste aziende sono per un terzo fallite, per un terzo sono state vendute all’estero e per un terzo stanno annegando nelle tasse, nei disservizi della giustizia e del resto dell’apparato statale. Niente ricchezza, niente pensioni e posti di lavoro per i figli pigri o scemi, ma oramai niente posti di lavoro per nessuno. Ci lamentiamo del fatto che dall’estero ci dicono cosa dobbiamo fare, che non siamo capaci di gestirci da soli. Ebbene? Non siamo capaci, siamo una massa di superstiziosi arroganti pigri sbrodoloni pieni di voglia di gridare ma pronti ad abbassare la testa e scendere le mutande di fronte a chicchessia. Citiamo Edoardo Bennato? E-A-A, ma quanto andiamo forte, ormai nessuno ci può fermare… E comunque, detto fra noi, il governo discute (ovvero Renzi parla a casa sua con le tre persone di cui si fida e con Berlusconi) di un taglio lineare alle pensioni del dieci per cento in alternativa al prelievo forzoso sui conti correnti. Buongiorno Italia!

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