Come sapete, non ho votato né PD né M5S, ma affermo che, anche in questo turno elettorale, abbia vinto la democrazia, e null’altro. Altrimenti non riuscirei a sopravvivere il fatto che Clemente Mastella (lui! lui! lui!) abbia vinto le elezioni a Benevento… Le elezioni, come la vita, non sono un film, che si chiude dopo 90 minuti con la parola fine. Sepp Herberger, grande allenatore della nazionale tedesca di calcio, era uso dire che “il dopo-partita non è altro se non il prossimo pre-partita”. I Grillini hanno ottenuto l’incarico di amministrare Roma e Torino, a mio parere, perché la gente non ne può più del PD e considera il cosiddetto centro-destra la brutta copia del Renzismo. Il PD ha subito un vero e proprio tracollo. La gente, che lo aveva votato come reazione alla delusione del berlusconismo e del leghismo, ora lo punisce per la sua ignavia. Giustamente. Così sia. Ovviamente, quando ascolto le proposte della Signora Raggi per risolvere i problemi dell’ATAC (appoggiare le vertenze sindacali dei dipendenti), i problemi delle strade (costruendo la funivia di Primavalle) e quelli dell’ambiente (imponendo i pannolini di tessuto con un sistema di lavaggio su cui meglio non dire nulla), non so se ridere o infuriarmi. Attenzione: il fatto che io non voti M5S, che io disprezzi i traffichini tra il barbaro ed il sottobosco democristiano che lo conduce, non significa che i Grillini, con tutte le loro tendenze da setta religiosa e con le simpatie nazionalsocialiste, siano qualcosa capace di cancellare la democrazia, anche se al proprio interno la combattono. La democrazia è più forte, anche in Italia, più forte anche di questo argine scapestrato e cialtrone, che serve ad evitare che nel nostro Paese la disperazione e la confusione mentale di gran parte dell’elettorato sfoci in movimenti di estrema destra violenti e militaristi. Di Maio ed i suoi portaborse mancati dovrebbero saperlo: se faranno male, e se riusciranno ad evitare un nuovo commissariamento della Capitale, le prossime elezioni le perderanno. Ed infatti si stanno affrettando ad organizzarsi come partito “classico” ed a mettere su una struttura che conceda favori e gestisca la lottizzazione. Una struttura, il cui primo compito è di evitare che la Signora Raggi possa veramente svolgere in libertà e secondo il suo mandato il compito di essere Sindaco. Ma questo voto conferma che persino l’ultimo dei votanti dell’ultimo paesino dell’ultima montagna sperduta ha capito che il cosiddetto centro-sinistra ed il cosiddetto centro-destra non hanno una linea, non hanno soluzioni, non hanno proposte, non hanno uomini credibili, non hanno autorevolezza ma sono al contrario sputtanati e falcidiati dalle inchieste della magistratura. Credo che la gente non voglia che questa gente resti sul ponte di comando – ovvero credo che la gente abbia votato CONTRO, non a favore. Il che è uno strumento democratico legittimo. La mia paura non è che Grillo ed i suoi distruggano qualcosa. La mia paura è che, sapendo tutti che il M5S combinerà disastri buffissimi e tragici, gli altri partiti riterranno inutile occuparsi di contenuti. Ripeto: Meloni, Renzi, Berlusconi, Salvini, non fa differenza alcuna – nessuna soluzione, nessuna spiegazione della complessità, si continua a nascondere (o non comprendere) la gravità della situazione. Cosa cambia domani? Nulla. Il Governo continua a trattare il TTIP, che è il pericolo più grave e sconvolgente che ci sia mai stato da quando Metternich, nel 1815, disse che l’Italia era “solo un’espressione geografica”. Una Spada di Damocle, una montagna che ci seppellirà, e di cui nessuno parla. Nulla. La lotta fra la Consob e la Banca d’Italia continuerà a cercare di nascondere che le banche italiane (come quelle di tutta Europa) sono sull’orlo del baratro, e continuano ad andare avanti alla cieca. Nulla. La criminalità organizzata resta l’unico settore del capitalismo che continui a produrre plusvalore e garantire posti di lavoro. Nulla. I Grillini, di questo, non si occupano, non ne capiscono nulla, come chi li vota. Ma questo aumenta fino al parossismo la colpa, la responsabilità, l’orrore del resto dell’arco costituzionale.

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