Storie così non le scrive nemmeno Topolino. L’attentatore tunisino della strage di Berlino lascia la carta di identità nella tasca dell’abitacolo. Lo stesso avevano fatto gli attentatori di Charlie Hebdo. Ma dite davvero? Una volta ho distrutto lo specchietto laterale di una FIAT uscendo male da un parcheggio, ho lasciato un biglietto con il mio nome ed il mio numero di telefono. Ma non ci ho aggiunto “Allah è grande”. Ho scritto: “Scusi, ero distratto”. Invece questi irriducibili fantasmagorici attentatori super professionali dell’Impero del Male sono distratti in situazioni in cui un bandito medio, persino il “Palo della Banda dell’Ortica”, farebbe un minimo di attenzione. si dimenticano passaporti, spalmano impronte digitali ovunque, gridano il proprio nome ed indirizzo, mandano SMS sul luogo in cui andranno a nascondersi (ed infatti li acciuffano nell’arco di 24 ore). Mah. Secondo me non ci dicono tutto. E ci pigliano per il culo. Può essere?

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