Quando, nel 1978, vennero eletti Papa prima Giovanni Paolo I, poi Papa Wojtyla, a votare c’erano 115 cardinali, quasi tutti europei, la metà dei quali (circa) erano italiani. Quando, nel 2003, venne eletto Benedetto XVI, gli europei erano 59, ma gli italiani erano oramai soltanto venti. All’elezione di Papa Bergoglio gli italiani erano 28, gli europei 60 (italiani compresi). Oggi, leggendo la lista dei cardinali, mi sono sorpreso a contare di nuovo, e gli italiani (22) e gli europei (23) sono divenuti minoranza, e per la prima volta, se si votasse oggi, i cardinali asiatici ed africani, insieme, avrebbero la forza per proporre un candidato davvero forte al Soglio Pontificale. A questo punto mi sono messo ad approfondire, e naturalmente ho scoperto che Papa Francesco non solo si è fatto un paio di conti prima di me, ma che è lui la forza propulsiva di questo cambiamento epocale. Lui la chiama la dinamica verso l’esterno della Chiesa Cattolica. Il Papa spiega che la crisi delle vocazioni in Europa e Nord America impedirebbe in ogni caso di mantenere le antiche proporzioni, e che – specialmente in Africa – crescono nuovi cardinali che, oltre a rassicurare il Vaticano dal punto di vista dell’ortodossia, hanno una Chiesa che cresce e che è ancora fortemente partecipata. Vi chiederete perché io mi stia occupando di certe cose: nel mio lavoro, se devo cercare una risposta su un quesito specifico sulle aree più sperdute del Pianeta, la Chiesa ha ovunque (ovunque!) un responsabile distrettuale colto, intelligente, curioso, che parla italiano e che a volte si sente solo, lontano da Roma. Senza di loro, alcuni incarichi che ho portato a termine con successo, sarebbero stati irrisolvibili. Credo che molti di noi sottovalutino gravemente la funzione della Chiesa Cattolica nel mondo come forza di mediazione, di indirizzo, di garanzia umanitaria. Se, da un lato, l’obiettivo di ripulire le casse del Vaticano dai miliardi guadagnati illecitamente sta miseramente fallendo, dall’altro, una volta fatti fuori Tarcisio Bertone ed un paio di altri squali di nascita europea, la Chiesa sta tenendo insieme territori pieni di confusione, odio e violenza. Naturalmente non sono (troppo) ingenuo, in tutti i gruppi di Terrestri (non importa da dove vengano) ci sono pataccari, millantatori, banditi e via discorrendo. Ma vi assicuro, se siete in Congo, nel mezzo del pericolo, e dovete scegliere tra i Warlords locali, la CIA, i servizi francesi, le multinazionali cinesi e gli Imam musulmani, scegliete la Chiesa Cattolica. Questa Chiesa, oggi, si prepara ad affidarsi ai cardinali del Terzo Mondo. Ragionateci su.

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