In questi ultimi anni ho scritto circa duemila post su Facebook, alcuni più letti, altri meno interessanti. Circa una cinquantina di questi vertono sul Movimento Cinque Stelle. All’inizio non ci davo tanto peso, specie nel periodo in cui io stesso avevo la speranza che Beppe Grillo fosse in grado di fare ciò che Nanni Moretti, suo tempo, non aveva saputo né voluto fare: dare una scossa al senso di inanità della popolazione, convincere la gente che fosse possibile reagire, costruire qualcosa, opporsi a quello che, con sempre meno sarcasmo e sempre più paura, potremmo definire il “pensiero dominante”. Dopo il mio ultimo post sulla situazione seguita a Roma alla elezione di Virginia Raggi a Sindaco di Roma, sono stato costretto a prendere atto di un fatto. Chi si sente dalla parte dei Grillini, quasi sempre, non ha voglia di costruire, ma di distruggere. Rifiuta la dialettica, insulta, grida, offende, smargiassa, delira. Appare chiaro come una delle condizioni fondamentali legate all’adesione al M5S sia la totale mancanza di umorismo, zero competenza sociale, il rifiuto del dialogo come forma corrotta di comunicazione, il credere invece di sapere. Per questo il Grillismo è molto più pericoloso del fascismo con cui eravamo confrontati negli anni della nostra gioventù (o il patetico movimentismo della sinistra extraparlamentare, che colpì ovviamente anche me nel bisogno di appartenere senza dover capire). Il Grillismo ha tratti del fondamentalismo arabo, la violenza verbale e l’ignoranza spacciate come doti della frangia oltranzista dell’estrema destra classica (che invece ha una serie di valori o disvalori, a dipendenza di ciò che uno crede). Discutere con un fascista su un tema è possibile, ma non sempre piacevole. Discutere con uno stalinista su una questione politica è inutile, ma possibile. I Grillini, come i nazionalsocialisti, cui si rifanno chiaramente, non possono discutere – devono credere, obbedire, combattere. Ed anche sui post insultano, insultano, insultano, insultano, e fanno fatica a capire i testi scritti in lingua italiana complessa – si perdono nei meandri della mia prolissità e capiscono fischi per fiaschi. Di più. Danno risposte invece delle domande. Non le vogliono le domande, vogliono solo risposte. Questa deriva nazista è pericolosissima, perché ha una sola soluzione: la guerra, la morte, l’olocausto. Il Grillismo al potere fallirà non perché è sbagliato, ma perché è incompetente, non è flessibile, non è pragmatico – e perché i problemi sono complessi, e non è capace di risolverli nessuno, oggi. Grillini o non Grillini. Ma se i partiti classici, di fronte all’impotenza, cercavano soluzioni. Se il Renzismo ed il Berlusconismo cercano di stordire la gente con le balle, il Grillismo vuole il sangue. Prima di tutto dei propri adepti non abbastanza fedeli. Se con Renzi i problemi fondamentali non possono essere affrontati, con i Grillini vengono negati. Questo vuol dire che secondo me Matteo Renzi è meglio? No, questo vuol dire che Matteo Renzi resterà al potere, perché l’alternativa al suo regime bugiardo e corrotto è la guerra civile. Senza il pensiero non esiste soluzione. Post Scriptum. Giustamente mi correggono i miei amici Giuliano Pagnut e Guido Finizia. Molte delle tesi del blog di Beppe Grillo sono condivisibili ed importanti. La lotta contro il TTIP (che purtroppo per il Direttorio è solo propaganda spiccia, non ne fanno – come dovrebbero – la madre di tutte le battaglie), la lotta contro l’inquinamento e la cementificazione (salvo poi chiamare a fare l’assessore una che lavora per il Gruppo Cerroni, sputtanando tutto in un solo istante), la ricerca di uno spazio per una difesa possibile della socialità (che è stato poi il vero cavallo di battaglia di Virginia Raggi, al di là delle sue protezioni altolocate). I Grillini sono si accorgono del fatto che il Movimento non è rottura, ma parte integrante del sistema, come dimostrano l’appoggio della curia a Raggi e quello della famiglia Agnelli alla nuova Sindaca di Torino. Non c’è nulla di male in questo, si governa o con il consenso o con le scimitarre, io sono per il consenso. Ma qualcuno dovrebbe spiegare ciò ai tifosi del Grillismo, che sono hooligans e sono pericolosi, almeno fino alla prossima Notte dei Cristalli, in cui verranno eliminati.

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