– Da almeno tre anni non ho più un televisore. Mi ammala, guardo solo la partita della Roma in un bar e nemmeno sempre. Stanotte, in un hotel di Francoforte, aspettando il telegiornale italiano, incappo in una fiction con il Commissario Montalbano, la sua bella moglie, il defunto padre di uno degli ufficiali di Vigata e Montelusa, che però in questa fiction fà il magistrato ccorrotto. La scena è spostata da Porto Empedocle a Reggio Calabria, ma si tratta lo stesso di un caso estremamente pietoso e meschino (così si chiama la fiction) di scopiazzare da un lato Montalbano e dall’altra i vecchi film dell’ispettore Cattani. Il tutto finanziato dalla Regione Lazio, retta dal fratello di Montalbano, al secolo Nicola Zingaretti. Un caso pietosissimo, una fiction penosa, lancinante. Aridatece Catarella. Senza di lui la famiglia Zingaretti assomiglia a una puntata venuta male dei Cesaroni. Che fanno proprio schifo, detto fra noi.

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