– Ho contrastato il Movimento 5 Stelle come ho potuto, puntando l’indice sulla mancanza di trasparenza e democrazia interna al partito, discutendo le contraddizioni gravissime e preoccupanti di Beppe Grillo, di Casaleggio e dei loro padroni, mi sono agitato per il legame fin troppo forte con “Il Fatto Quotidiano”. Sono andato a sentire Grillo per essere sicuro di non aver scelto per semplice antipatia, ma adesso basta. Non cambio la mia idea sul M5S, ma ora costoro sono in Parlamento e fanno politica come possono. A chi li sfotte perché non sanno nulla di nulla, ricordo che le Iene avevano fatto fior di trasmissioni dimostrando che i Parlamentari della Seconda Repubblica non solo non sapevano nulla di politica, come i grillini, ma dichiaravano allegramente di essere a Montecitorio o a Palazzo Madama solo per i soldi, si vendevano per un piatto di lenticchie e non sapevano nulla ma di nulla di nulla di nulla! Cito a memoria: dove fosse l’Argentina, il nome della Regina del Regno Unito, chi fosse Richard Nixon, se a Roma ci fossero mai stati i Giochi Olimpici. Non c’è nessuna differenza, nella preparazione e nella cultura generale, fra grillini e scilipotoni. Ma i primi dicono di voler imparare. E sono stati eletti democraticamente. Ora bisogna trattarli come tutti gli altri. Se decidono di non fare un’alleanza, non vuol dire che mangiano segretamente i bambini (quello lo fanno i comunisti), che li violentano (quello lo fanno i cattolici), che li bruciano (quello lo fanno i fascisti), che li viziano (quello lo fanno i pochi che restano). Vuol dire che sono contrari ad un’alleanza. Chiedono riforme precise. Se continua così, finirete per farceli diventare simpatici. Ma soprattutto sapremo che hanno ragione a volere la gran parte di ciò che vogliono per salvare il Paese.

Lascia un commento