La produzione industriale italiana crolla del 5,5% su base annua. Ed ecco che si discute di chi sia colpa. Non me ne frega nulla. Voglio un governo che mi dica cosa stia facendo, perché la finestra sul prepensionamento, il sussidio di disoccupazione, la chiusura dei negozi, il peggioramento del job’s act, che già era stato un disastro, con il decreto dignità, la sottrazione dei finanziamenti alle infrastrutture per pagare i sussidi, l’aumento delle tasse dirette ed indirette, lo stop alle trivelle nell’Adriatico, la guerra politica contro la Francia, l’isolamento diplomatico. sono tutte misure CONTRO la produzione industriale. Da un lato TeleDimaio che dice che la TAV non si può fare perché ci vogliono 6 ore di treno per i 140 km da Roma a Pescara (mentre ce ne vogliono solo 3 per 240 km, tanto dista Pescara da Roma), perché la TAV non unisce Milano e Torino solo a Lione, ma anche a Lisbona, Madrid, Parigi, Bruxelles e Londra. Dall’altro Conte viene scavalcato su ogni decisione di politica estera. Siamo la barzelletta del mondo. ma ancora non basta, deve ancora andare peggio, prima che la gente si svegli. Continuare a dare la colpa al PD non ha senso, vuol dire non avere la benché minima idea su cosa stia accadendo e cosa si debba fare – ed infatti, per la prima volta nella storia, i sindacati scendono in piazza insieme a Confindustria. Bravi, siete proprio bravi.

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