Si avvicina la Legge Finanziaria. L’addetto stampa di Salvini e Di Maio, Giuseppe Conte, racconta che sarà “coraggiosa”, più una serie di aggettivi mirabolanti – ma intanto inizia a circolare l’idea che le tasse continueranno ad essere alzate, così come il nuovo governo ha fatto finora (parlate con l’ANCI sulla truffa a carico delle periferie e dei Comuni perpetrata dal governo…). Il governo del cambiamento, alle soglie del primo grande ostacolo, si trova nella seguente situazione: Immigrazione. Il governo è riuscito a scuotere l’Unione Europea, ed a far passare il principio secondo cui quella dell’immigrazione dev’essere una questione comune, non un problema italiano. Il problema centrale, che è l’incapacità burocratica di processare le singole decisioni sui singoli immigrati, non è stato affrontato. L’analisi della gestione finanziaria delle strutture private che lavorano con i soldi dello Stato non è stata fatta. Il rafforzamento delle Forze di Polizia e del numero di magistrati che possano giudicare alla svelta la criminalità (spaccio di droga, violenza comune, caporalato) che, secondo la percezione popolare, è legata all’immigrazione, non è nemmeno un tema in discussione. Al posto di questo dibattito, con un cinismo degno della destra americana, si cerca di armare gli italiani, si porta avanti una campagna d’odio mai vista, e gli effetti si vedono: spara al negro o al rom sta diventando un passatempo comune degli italiani. Nessuno dice che questo non solo non risolverà il problema, ma lo peggiorerà. Se un musulmano, o un bidello, o chiunque, rifiuta le leggi (non la cultura) italiana, va espulso, o arrestato se commette un reato. Non preso a fucilate senza processo. Salvini invece vuole un’Italia di pistoleros, che, ovviamente, finirà in mano a chi sa sparare, dalla ndrangheta alle altre organizzazioni alleate storiche della Lega. Quindi, sul problema dell’immigrazione, è difficile pensare che ci saranno altri progetti: all’economia servono schiavi, dunque che si continui così, che va bene. Industria. Con il Decreto Dignità sono state colpite frontalmente tutte le aziende che si battono sul mercato globale, perché si cerca di impedire loro di garantire la flessibilità delle aziende. Per giunta in un momento in cui è chiaro che le tasse aumenteranno verticalmente nei prossimi sei mesi. Sull’Ilva, Di Maio dice che ha un Piano B, ma non dice quale. Tutto fermo. Su TAP e TAV il governo è spaccato. Tutto fermo. Su FFSS presa una decisione che condivido, impedendo la fusione con ANAS, ma il nuovo Piano Industriale, che è necessario per la sopravvivenza di entrambe le aziende, non c’è. Tutto fermo. Su Alitalia, si continua a dire che l’Italia debba mantenere il controllo sulla compagnia (sono d’accordo), ma come faranno non si sa. Tutto fermo. In Libia i Francesi stanno combattendo, attraverso il governo di Tobruk, il tentativo Italiano di organizzare una conferenza di pace e garantire i contratti dell’ENI. Si va avanti, con tenacia e pazienza, non c’è altro da fare. Intanto, proseguendo la politica Minniti, si sostiene finanziariamente il governo della Tripolitania. Banche e fisco. Sulle banche, a partire dalle Casse di Risparmio, tutto fermo, si continua la politica di Renzi. Non ci sono idee su possibili alternative. Sugli 80 Euro il governo è spaccato, sulla flat tax e sul reddito di cittadinanza ci sono sempre promesse, ma non ci sono i soldi. Nonostante il governo abbia ora il controllo di CDP e di tutti i posti chiave, i fatti sono incontrovertibili: non ci sono coperture finanziarie per fare alcunché, nemmeno per garantire lo statu quo. Anzi, bisognerà alzare le tasse, se non si vuole ridurre i costi della Pubblica Amministrazione. Sono stati assunti 57mila nuovi insegnanti (giusto, anzi doveroso), ma nemmeno per questa decisione ci sono le coperture. Facit: niente flat tax e niente reddito di cittadinanza. Nascosti dai fumi di bailamme mediatica sull’immigrazione, il governo combatte su decine di fronti piccoli o minuscoli, ma ogni volta che il governo sostiene qualcosa, non appena parte il blow back, quell’affermazione viene rimangiata. Tutto fermo. Sulle pensioni, la Legge Fornero resta lì dov’è, perché la proposta Grillina è (per la popolazione) gravemente peggiorativa. Sull’istruzione, la Buona Scuola viene toccata solo su un particolare: è stato cancellato l’ufficio che coordinava la spesa per il restauro e la costruzione delle scuole e per il finanziamento del loro miglioramento. Complimenti. Eppure, il livello di gradimento del governo è altissimo. Salvini è stato accolto come una rockstar, quando è sceso in spiaggia in Romagna. La Taverna, la Grillo, e tutti cloro che straparlano sui vaccini e vengono contraddetti persino dai loro colleghi di governo, ovunque vanno vengono accolti come eroi della rivoluzione contadina: più straparli, più beceri, troglodisci, scimmieggi e truculi, più la gente sembra contenta. Abbiamo torto? Questa è la prova che abbiamo i poteri forti contro, questo è ciò che la gente pena. Ed a ragione: il governo italiano ha contro i seguenti poteri: la chimica, la fisica, la matematica, la biologia, l’ingegneria, la scienza in generale. Si può anche accecare un nuovo Galileo Galilei, il Pianeta non demorde, continua a farsi i fatti suoi ed a scavare la buca sotto i piedi del governo italiano. E poi vedremo la Legge Finanziaria, e ci faremo due risate.

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