Davvero non c’è nulla da fare. La stragrande maggioranza degli italiani considera la Cina e la Russia due imperi comunisti, ed i paesi dell’ex ComEcon come Stati dominati dal comunismo. Se chiedo come possano credere in una castroneria simile, mi rispondono: perché c’è la dittatura. Nulla da fare. Nell’era dello storytelling renziano, salviniano e grillino, la realtà viene cancellata dalla fede religiosa. La Cina è la più grande economia capitalista che ci sia mai stata. La differenza con gli Stati Uniti risiede nel fatto che lo stadio di “accumulazione precapitalista” sia stato saltato, e che sia stato un regime liberticida ad introdurre il capitalismo per legge. E la Cina di Mao era maoista, e non marxista. Quanto alla Russia, siamo ancora nella fase di accumulazione precapitalista, e come nel Medioevo occidentale. sono i signorotti locali a disputarsi le industrie. In Polonia, in Ungheria, ci sono governi di estrema destra, in Ungheria persino nostalgici del nazismo. Niente comunismo. Im Bielorussia ed in altri paesi nati dall’implosione dell’URSS, ci sono regimi autocratici che cercano di imitare la Cina, senza riuscirci. Definire questi paesi comunisti è come sostenere che Francesco Totti, avendogli un giorno la moglie regalato un pigiama a strisce bianche e nere, sia un tifoso juventino.

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