Quello che sta accadendo a Parigi non è paragonabile a nulla di ciò che conosciamo. Stavolta, per strada, ci sono dei soldati addestrati che attaccano civili ed obiettivi commerciali, ovviamente annientando chiunque incontrino. Noi europei non siamo in grado di difenderci da qualcosa come questo. Uno dei soldati dell’IS si è fatto esplodere in mezzo alla gente. Il Presidente Hollande era a pochi metri dall’attacco. I soldati musulmani stanno ammazzando alla cieca, quante più persone possibile, perché vogliono che noi si abbia paura, che si sia terrorizzati – e ci sono riusciti. Ora può succedere di tutto. Da domattina, anche qui in Italia, essere musulmani sarà estremamente difficile. Salvini, Grillo e gli altri estremisti di destra grideranno a voce ancora più alta, pretenderanno che si armino i civili come in America, che cambino le leggi sulla legittima difesa, etc etc etc, senza capire che questo accadimento non è che l’escalation di uno stato di guerra. Ripeto ciò che scrissi: odio la violenza, odio le semplificazioni, odio il maldipancismo della destra reazionaria ed illibertaria. Ma l’IS è un’altra cosa. Dobbiamo mandare laggiù l’esercito e finirli. O loro o noi. O si sterminano i militari dell’IS o moriranno centinaia di innocenti di entrambe le religioni. La distanza fisica tra Tripoli e Roma è di un’ora, oggi. Come disse Mao Tse Tung (credo di ricordare), il peggior crimine di guerra è perderla.

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