Una differenza tra Matteo Salvini ed Angela Merkel. Entrambi sono stati fatti oggetto di critiche maleducate da parte di Jean Asselborn (che peraltro, oltre ad essere noto per essere fumantino e, spesso, un po’ duro di comprendonio, è stato sindaco di un Paesino di 3000 abitanti per un quarto di secolo, ed ora, da 14, è ministro egli esteri ed ha ottenuto alcuni risultati positivi). Salvini registra gli strepiti di Asselborn e li usa come “casus belli”, manco avessero ammazzato l’Arciduca d’Austria. Merkel, quando un giornalista le chiese cosa pensava di alcune frasi offensive di Asselborn, sorrise calma e rispose: “Chi?”

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