Un maiale scorrazza per Roma e fruga nell’immondizia. La foto era su tutti i giornali negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Germania, in Spagna, in Francia, in Russia, in Cina, in Giappone – in tutti quei posti da cui tradizionalmente partono i turisti che permettono a Roma di continuare ad esistere economicamente. Il Sindaco Raggi annuncia: “Appartiene ai Casamonica”. Questione chiusa, il maiale è intoccabile, quindi. Giusto? Con i Grillini, la mafia a Roma si può permettere anche questo. Per giunta, le strade sono piene di immondizia che nessuno raccoglie. Intanto arrivano i primi dati del 2017: i clienti dell’ATAC, della Metro e del trenino Roma-Ostia sono diminuiti di quasi il 50%, e sapete perché? Perché l’ATAC è in ginocchio, i bus non passano, la metro è spesso in tilt, il trenino è un’esperienza allucinante. Non arriva, è pericoloso per la gente che ci “vive” dentro, spesso si rompe a metà strada. Lo stesso vale per treni come quello dei pendolari da Nettuno – un incubo. La risposta del Sindaco? Aggirare il referendum sul trasporto pubblico a Roma, che è passato grazie alle firme raccolte dai Radicali, assegnare nuovamente ad ATAC la licenza – senza gara d’appalto, in aperta violazione delle leggi, lamentarsi di sentirsi boicottati dal Governo. Quando Raggi ascese al soglio, promise che entro l’anno avrebbe sbarrato la strada ai pullman turistici che distruggono le strade, occupano tutti gli spazi del centro storico, raddoppiano l’inquinamento, rendono il traffico ingestibile. Lo promise entro la fine del 2016. Un mese fa il Campidoglio aveva giurato che lo avrebbe fatto con un anno di ritardo, ma l’avrebbe fatto. Ed invece no. Tutto annullato. La gestione del M5S di Roma può essere definita solo con una singola parola: criminale. La gente voterà Grillino. Siamo in democrazia. Ma questa democrazia, spossata dopo oltre 20 anni di Forza Italia, Lega, nuovi fascisti e commistione democristiana e comunista, ha prodotto un partito di pazzi e ladri cui seguirà, giocoforza, o una feroce dittatura, o una ferocissima tecnocrazia. Non come in Cina, Corea del Sud, Singapore e Svizzera. Ma come in Turchia.

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