Ostia ha votato, al ballottaggio, il candidato del M5S, la signora Giuliana De Pillo, un’insegnante che milita nei Cinque Stelle già da un decennio, che può contare su un gruppo consiliare di 15 eletti contro i cinque di un’opposizione che va dal PD a Casapound. Solamente un terzo degli aventi diritto ha partecipato a questa elezione. Questi sono i fatti, ma bisogna guardarli da una prospettiva diversa da quella del Bar dello Sport. Sinceramente, e poi spiegherò perché, non fa nessuna differenza chi sia stato eletto, anche se capisco benissimo quegli elettori, che si sentono di sinistra, che hanno preferito M5S a una candidata di Fratelli d’Italia – anche perché il programma promosso dalla signora De Pillo è molto più condivisibile, basato sulla cultura, il miglioramento dell’ambiente, la socialità. Ma l’operazione politica del Grillismo, una volta di più, è fallita, apparentemente in modo irrecuperabile. Il M5S si è presentato come il movimento che avrebbe restituito credibilità alla politica, riportato la gente all’impegno, che avrebbe restituito onestà, che sarebbe stato un non partito, un movimento spontaneo di popolo. Non ci crede più nessuno: a votare il M5S, che è ufficialmente la prosecuzione di Forza Italia (il partito azienda che non accetta democrazia al proprio interno) con altri mezzi. A parte i seguaci illuminati religiosamente, e coloro che hanno paura della destra estrema, gli elettori di un decennio fa sono scomparsi, non votano più, ed il M5S, con i suoi scandali, le sue risse, le sue figuracce, la sua incapacità gestionale della Cosa Pubblica, è un partito come un altro, con una sua funzione importante: fare da argine contro il nazismo ufficiale, perché se c’è qualcosa di veramente chiaro, è che la protesta oggi la interpreta Casapound molto meglio del Grillismo. Secondo me, l’unico partito che non ha più nessun motivo politico di esistere, è il PD. Non ha differenze con Forza Italia, se non un’estetica della bugia, che nessuno più crede o condivide. A mio parere, fra qualche anno il PD e Renzi saranno una vecchia barzelletta su qualcosa di scomparso, mentre la sinistra, se mai esisterà, nascerà da una capacità dei transfughi del PD di costituire un’unità su un vero programma, e cacciando D’Alema, Prodi, Fassino, gli Assiro-Babilonesi, l’uomo di Cro-Magnon e tutti questi fantasmi di un tempo in cui la balla del partito di sinistra che è anche di centro veniva ancora creduta da qualche sprovveduto. Bisogna guardare in faccia la realtà. Il proletariato e la borghesia si sono fusi, e sono in miseria, sono superflui, sono fuori dalla storia. Questo significa la fine della sinistra solo se si è sciocchi e disonesti. La sinistra oggi deve contrapporsi ai diversi fascismi (quello sociale del M5S, quello razzista della Lega, quello beneducato e caciarone di Fratelli d’Italia, quello apparentemente tecnocratico di Forza Italia, quello bugiardo, saccoccione e mariuolo del PD, quello nazista di Casapound e Forza Nuova) con cinque punti chiarissimi, limpidissimi, indirimibili. Primo: bisogna salvare la società, tutta, costruendo una nuova consapevolezza, e non continuando nell’istigazione al bamboccismo che è stata propria di decenni di DC e PCI – non egualitarismo verso il basso, ma verso l’alto. So bene che è faticoso, me è necessario, l’alternativa è la morte e la miseria. Secondo: bisogna salvare chi produce offre posti di lavoro veri, ovvero creando plusvalore (non speculazione o raccolta di assistenzialismo a pioggia o corruttiva), costringendolo non a sottostare al pizzo per pagare i coglioni ed i ladri, ma a sottostare a regole vere di trasparenza, efficienza, correttezza. Terzo: bisogna investire sul progresso scientifico e sulle tecnologie ecosostenibili, subito, mettendo i soldi che oggi versiamo per mantenere gente che non sa far nulla in progetti che riportino l’eccellenza scientifica e tecnologica in Italia. Quarto: bisogna investire sulla cultura e sull’educazione come processo di recupero consapevole della rinuncia alla volgarità, alla violenza, al sopruso. Non bisogna dire: smettete di fare sesso, ma parlare chiaramente ed apertamente di sesso, di rapporti affettivi, di famiglia. Una famiglia che ama e funziona è fondamentale per la sopravvivenza di un’idea di sinistra, se la coppia è libera, democratica, consapevole. Sono due maschi? Due femmine? Un maschio ed un klingone? Una donna bianca ed un maschio delle Isole Sperdute? Chi se ne frega. L’importante è che funzioni in modo positivo, libero, inclusivo, non violento, e soprattutto RESPONSABILE. Non si delega l’educazione dei figli allo Stato, ma l’istruzione. Quinto: per avere la pace e la sicurezza ci vuole una Polizia forte e democratica, ben pagata ed allenata, ripulita dai matti nazisti, dallo schifo dei servizi deviati, dai connubi con il crimine organizzato, ma che è in grado di proteggere i cittadini. Il modello svizzero, secondo cui la Polizia è un corpo di difesa e sopruso dell’élite, non funziona. Mia figlia, già vent’anni fa, in Ticino, in uno scontro a fuoco, avrebbe dato la mano al bandito, perché le dava più sicurezza. Ma per avere questo bisogna fare scelte coraggiose nella catena di comando, e dare soldi alle Forze dell’Ordine, che altrimenti non sono in grado di andare oltre al burocratismo statistico della presa d’atto che il Paese ci è scappato di mano e vale tutto. Non vi piace? Tenetevi il M5S e gli altri partiti di destra, e vomitate ogni volta che, per paura di una dittatura, voterete Matteo Renzi, sapendo che sta portando coscientemente il Paese alla rovina.

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